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Ex Bam, comitato Asma: «Accolto nostro ricorso al Consiglio di Stato»

Il comitato, insieme ad altri 41 ricorrenti, si era rivolto alla giustizia amministrativa per bloccare il piano urbanistico previsto nel quartiere di Ponte Crencano a Verona

«Il Consiglio di Stato, con ordinanza numero 03176/2020 del 5 giugno scorso, ha accolto il nostro ricorso per l'annullamento o riforma dell'ordinanza cautelare del Tar Veneto pubblicata il 17 gennaio scorso». L'annuncio è del comitato Asma (Associazione Salute Maria Ausiliatrice), il quale si era rivolto, insieme ad altri 41 ricorrenti, prima al Tar e poi al Consiglio di Stato per bloccare il piano urbanistico previsto nella zona dell'Ex Bam, nel quartiere di Ponte Crencano a Verona.

Nel gennaio scorso, il tribunale amministrativo del Veneto si era pronunciato apparentemente in favore del comitato e di chi con esso aveva presentato ricorso. I costruttori, però, attraverso una nota del loro legale, avevano spiegato che l'ordinanza del Tar fissava solo un'udienza di merito per il prossimo 22 ottobre e sottolineava l'esigenza di un'integrazione di documenti sulla questione. Di fatto, il permesso a costruire nel terreno compreso tra Via Mameli, Via Failoni e Via Cavalcaselle, nonostante le proteste, non era stato fermato.

Il Consiglio di Stato sembra ora aver accolto l'appello ad un chiarimento da parte del comitato Asma, imponendo lo stop ai lavori di costruzione nell'area dell'Ex Bam almeno fino all'udienza di merito del 22 ottobre.

«È un piccolo passo in avanti per il quartiere ma un grande passo per la città - ha commentato il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che ha sostenuto la battaglia del comitato Asma - I cittadini, con la sola forza della logica e delle corrette argomentazioni, sono riusciti in un sol colpo ad avere ragione delle potenti società lottizzatrici, di un equivoco pronunciamento del Tar e dell'amministrazione comunale voltagabbana. Per cantare vittoria bisognerà attendere il giudizio di merito del Tar la cui udienza è fissata per il 22 ottobre, ma la conferma della sospensiva ci dice chiaramente che i rilievi sollevati in questi anni, ripresi e approfonditi dal ricorso del comitato, sono meritevoli del massimo approfondimento, che deve avvenire a bocce ferme. Il Comune di Verona, che nella persona dell'assessore Ilaria Segala aveva promesso ai cittadini del Comitato Asma attenzione sul tema, salvo poi costituirsi in giudizio a fianco delle potenti imprese e contro i cittadini stessi, ha perso un'altra buona occasione per mettersi dalla parte giusta. Sono convinto che se l'assessore Segala avesse mantenuto fede alle promesse fatte durante le assemblee pubbliche, e avesse messo al lavoro i tecnici comunali, l'intervento all'Ex Bam non sarebbe nemmeno partito».

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