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Venerdì, 19 Aprile 2024
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​Il Consiglio approva modifiche al regolamento polizia locale: introdotto il "Daspo urbano"

"Oggi - ha spiegato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Verona Daniele Polato - abbiamo uno strumento in più per contrastare sul territorio i ripetuti fenomeni di criminalità"

Approvate all’unanimità dal Consiglio comunale di giovedì sera, con 29 voti favorevoli, le modifiche di alcuni articoli al "Regolamento della Polizia urbana", per l’inserimento del "Daspo urbano", e al "Regolamento per la disciplina dell’occupazione di suolo pubblico per attività di mimo".

Nello specifico, all’interno degli articoli 67 e 67/Bis del "Regolamento Polizia urbana", vengono introdotte nuove misure di prevenzione della sicurezza, con l’introduzione della possibilità di allontanamento, della durata di 48 ore e per almeno 200 metri dal luogo della condotta illecita, e della contestuale sanzione pecuniaria da 200 a 600 euro, nei confronti di chiunque, in violazione dei divieti imposto dalla legge, impedisca il libero e pacifico utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, delle aree interessate da consistenti flussi turistici, con particolare attenzione al centro storico, alle zone limitrofe a musei, monumenti, istituti scolastici di ogni ordine e grado, istituti ospedalieri, parchi e spazi destinati a verde pubblico, e dell’area della Stazione Ferroviaria di Verona Porta Nuova, compresa tra piazzale XXV Aprile, via Cardinale, viale Palladio, via Nascimbeni, via Case Ferroviarie.

«Un intervento di modifica – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato –, che ha richiesto un articolato lavoro di analisi sulle necessità di sicurezza di tutto il territorio cittadino. Ricordo che solo negli ultimi due mesi sono stati effettuati dalla Polizia municipale migliaia di interventi, molti dei quali sollecitati dalla cittadinanza. Una situazione che richiede azioni decise e, soprattutto, una regolamentazione che consenta alle nostre forze dell’ordine di agire con più efficacia. Oggi abbiamo uno strumento in più per contrastare sul territorio i ripetuti fenomeni di criminalità».

La sintesi degli interventi in Consiglio

«Una risposta decisa – sottolinea il consigliere Lega nord Roberto Simeoni – alle tante richieste di maggiore sicurezza avanzate dai cittadini veronesi». «Uno strumento in più – precisa il consigliere Battiti per Verona Paolo Rossi – per garantire il decoro e la sicurezza nella nostra città».

Per il consigliere Verona civica Tommaso Ferrari, invece,  «si tratta di un strumento utile, che va però gestito con molta attenzione perché non si trasformi in mezzo repressivo». Per la consigliera Ama Verona Patrizia Bisinella «finalmente viene adottato dall’Amministrazione uno strumento che, sulla base di quanto indicato dalla Legge Minniti, consentirà alla Polizia locale di garantire una maggiore sicurezza sul territorio».

«Un provvedimento bandiera – dichiara scettico il consigliere Sinistra in Comune Michele Bertucco –, che non avrà però effetti concreti sulla microcriminalità, perché non ci sono sufficienti forze dell’ordine per attivare un adeguato controllo sul territorio».

«Non prestiamo il fianco a strumentalizzazioni politiche – dichiara la consigliera Pd Carla Padovani –. La proposta, strutturata su quanto indicato dalla legge Minniti, va bene è sarà sicuramente utile all’attività della Polizia locale. Vigileremo però per verificarne l’effettiva efficacia».

Gli altri provvedimenti del Consiglio comunale

Approvate, con 24 voti favorevoli e 7 astenuti, le variazioni al bilancio di previsione 2018 – 2020, per complessivi 1 milione 200 mila euro, relativi in particolare ai musei cittadini e a politiche educative scolastiche e giovanili, e aggiornamenti al Piano Triennale delle opere pubbliche.

Fra le variazioni approvate: l’aumento degli stanziamenti, per un valore complessivo pari a 80.000 euro, a favore della direzione Musei d'Arte Monumenti, collegati a donazioni effettuate a favore del Comune da parte di Arvedi e corrispondenti ad un dipinto “Veritas Filia Temporis” attribuito al Caroto ed atre opere d'arte; le maggiori entrate da parte del Ministero dell'Istruzione, Università e della Ricerca, pari a circa 933.429 euro, per l’erogazione di fondi a favore del sistema integrato di educazione e di istruzione dei bambini da 0 a 6 anni nell’anno 2017; i maggiori contributi dalla Regione Veneto, per il progetto “Giovani in primo piano: politiche giovanili nel territorio veronese”, pari a circa 97.495 euro nel 2018 ed 41.783 euro nel 2019.

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