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Concerto in memoria di Jan Palach, sarà al Teatro Stimate (forse)

Il direttore del teatro: «Al momento tutto è sospeso». Non è dunque ancora certo, ma è probabile che l'evento sarà sul palco di via Montanari. Gli organizzatori: «Comunque si farà e saremo ancora più numerosi»

Il concerto di sabato 19 gennaio si farà, e saremo ancora più numerosi. In nome della Libertà! In nome di Jan Palach!

Si legge questo messaggio nella serata di oggi, 15 gennaio, sulla pagina Facebook di Nomos - Terrà e Identità, l'associazione veronese che organizza «Terra e Libertà», concerto per ricordare il 50esimo anniversario della scomparsa di Jan Palach, eroe della Repubblica Ceca che nel 1969 si diede fuoco a Praga contro il regime sovietico.
L'evento ha avuto il sostegno dell'azienda partecipata Serit e il patrocinio di Provincia e Comune di Verona, ma è al centro di un'accesa polemica per la scelta dei gruppi che suoneranno. Per gli organizzatori si tratta di autori di musica alternativa, mentre gli antifascisti veronesi hanno descritto il concerto come nazi-rock. E la polemica ha varcato i confini di Verona, con esponenti politici cechi che hanno chiesto l'annullamento del concerto e gli studenti universitari hanno lanciato una petizione con lo stesso obiettivo.

Il messaggio dell'associazione Nomos potrebbe lasciare intendere che qualcosa sia andato storto nell'organizzazione del concerto. In particolare, il luogo dove si sarebbe dovuto tenere è rimasto a lungo segreto. Quando si è scoperto che l'evento si sarebbe tenuto al Teatro Stimate, gli antifascisti veronesi hanno annunciato un presidio nella via del teatro.
Il direttore del teatro, padre Giuliano Bissoli, ha commentato che al momento «tutto è sospeso». In sostanza, non è ancora sicuro se il concerto sarà o meno al Teatro Stimate.
Il messaggio di Nomos, comunque, è chiaro: «Il concerto si farà». Se non sarà allo Stimate, sarà da qualche altra parte. E se sarà allo Stimate, si farà nonostate il presidio di protesta antifascista.

Per il consigliere comunale Michele Bertucco: «Sarebbe un'ottima notizia se venisse confermata la voce riguardante il ritiro della disponibilità del teatro Stimate». Ritiro che però nessuno conferma. Mentre Bertucco ha trovato conferma alle sue teorie sull'associazione Nomos.

Si conferma una meteora della galassia dell'estremismo della destra veronese, un'associazione costituita ad hoc per svolgere iniziative e concerti - scrive il consigliere comunale - L'atto fondativo risale ad appena qualche mese fa, il 13 novembre 2018, sottoscritto da Michele Marai, già candidato di Forza Nuova, che ne è anche il presidente; Alessandro Cavallini che, stando alle cronache, risulta essere anche vicepresidente di Fortezza Europa, altra meteora della galassia estremista; Andrea Bacciga, consigliere comunale di estrema destra; Francesco Alverà, già coordinatore provinciale di Forza Nuova e Lamberto Amedei.
Lo statuto è di quelli standard. La cosa più sorprendente è che non passa nemmeno un mese dalla costituzione che già ricevono il patrocinio del Comune e un contributo di Agsm per la presentazione di un libro sugli eroi della Grande Guerra in Biblioteca Civica.
Questa meteora ha dunque goduto di un accreditamento fulmineo presso tutte le principali istituzioni locali, che continua oggi con il patrocinio di Comune e Provincia (e il contributo di Serit) in occasione del concerto estremista in (dis)onore di Jan Palach.
Il tutto in assenza di alcun titolo, nessuna referenza, nessun bilancio, nessuna iscrizione a qualsivoglia registro del volontariato. Le pubbliche relazioni vengono fatte da Bacciga che formalmente non ricopre alcun ruolo nella neonata associazione.
Questo è il quadro in cui stanno nuotando Sboarina e Scalzotto che proprio non riescono a vedere e a capire l'inopportunità di tutta questa messinscena.

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