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Comuni gardesani a sostegno degli operatori del commercio e del turismo

Il Comune di Bardolino che ha varato un piano per le attività del terziario, ma anche le altre amministrazioni benacensi hanno espresso vicinanza agli esercenti che protestano in questi giorni

Dalla parte degli operatori del turismo e del commercio, non solo simbolicamente ma anche nel concreto. Molte amministrazioni comunali veronesi hanno abbracciato la protesta di quei lavoratori ancora esclusi dalla ripartenza dopo la chiusura imposta dall'emergenza Covid-19. Da oggi, 4 maggio, molte attività produttive hanno riaperto, ma non l'hanno potuto fare gli esercenti o gli albergatori. Per questo alcuni di loro hanno manifestato e manifestano anche oggi, con il sostegno anche degli amministratori locali che discutono anche sulle iniziative da prendere per aiutare negozianti, artigiani ed altri piccoli imprenditori danneggiati dalla diffusione del coronavirus.

Un esempio lo ha dato il Comune di Bardolino che ha varato un piano di sostegno alle attività del paese. Prevede tagli alle imposte comunali e aiuti concreti per sostenere le imprese dei settori commercio e turismo. L'intervento sfiora i 500mila euro ed è costituita dal taglio del 40% della tassa sui plateatici; dal taglio del del 25% sulla Tari; dal taglio del 50% sull'imposta per la pubblicità; dalla concessione di aumenti dei plateatici in modo da compensare in parte le perdite dovute al distanziamento dei tavolini e delle sedie; dalla concessione della prima ora gratuita nei parcheggi a pagamento anche per i non residenti e da un piano promozionale di comunicazione. 

Ed altri comuni gardesani hanno espresso il loro appoggio alle rivendicazione espresse in questi giorni dagli operatori del terziario che temono di restare chiusi per il terzo mese consecutivo. Il sindaco di Garda Davide Bendinelli ha dichiarato: «Di fronte alle proteste pacifiche e rispettose delle distanze di sicurezza che si sono tenute davanti al municipio di Garda, ho deciso di uscire dal Comune e di dialogare con i commercianti, le cui ragioni sono sacrosante. La politica deve dare risposte concrete a imprenditori, autonomi, partite iva, tutti coloro che non sono garantiti. Riaprire in sicurezza da un lato, ma dall'altro fornire un’iniezione di liquidità adeguata. Chi infatti lavora nel circuito del turismo, non potrà riprendere fino a che non verranno aperte nuovamente le frontiere». Anche il sindaco di Castelnuovo del Garda Giovanni Dal Cero ha fatto sottoscritto le richieste fatte dagli esercenti del suo paese, i quali hanno manifestato pacificamente per chiedere al Governo la possibilità di riaprire al più presto. E lo scorso Primo Maggio, l'amministrazione comunale di Malcesine ha augurato a tutti una buona festa dei lavoratori «nella speranza che presto tutti possano ricominciare le proprie attività». E ancor prima il sindaco di Torri del Benaco Stefano Nicotra aveva espresso attraverso un video su Facebook la propria amarezza per il decreto del presidente Giuseppe Conte per questa Fase 2.

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