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Incontro su come cambia l'esame di maturità. E la traccia di storia resta

Del nuovo esame di Stato si discuterà venerdì 29 marzo, alle 17.30, all'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona. Intanto nell'ultima simulazione della prima prova, il tema storica era presente

Pirandello, Montale, domotica, made in Italy, ma anche una traccia di storia sull'eredità del 4 novembre. Ieri, 26 marzo, si è svolta la seconda simulazione della prima prova del prossimo esame di maturità e, un po' a sorpresa, è rimasta la possibilità per gli studenti di misurarsi su di un tema storico. Sulla traccia di storia, infatti, si era generata una polemica perché il ministro Marco Bussetti era intenzionato a toglierla, ma a questo punto pare che ci abbia ripensato, dato che nella simulazione di ieri il tema di storia c'era.
«Apprezzo la marcia indietro del ministero - ha commentato l'assessore regionale all'istruzione del Veneto Elena Donazzan - Eliminare la traccia di storia dai temi della maturità avrebbe significato recidere le radici, legittimare quell'"amnesia" collettiva che affligge la società contemporanea. Mi auguro che a queste simulazioni sia data continuità e che la storia continui a trovare cittadinanza in quella che è la prova finale di un intero percorso scolastico».

E su come cambia l'esame di maturità a poco più di due mesi dalla prova si terrà un incontro venerdì 29 marzo, alle 17.30, all'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona. «La modifica all'esame ha suscitato una diffusa inquietudine tra gli studenti - ha affermato il professor Stefano Quaglia, moderatore dell'incontro - Gli aspetti di novità sono riconducibili ad almeno due ambiti: quello didattico-scientifico, specifico delle discipline di studio, e quello amministrativo connesso con i meccanismi strutturali dell'esame. Cambiano le tipologie delle prove, ma cambia anche il peso del credito scolastico e soprattutto cambia l'incidenza delle singole prove nell'economia generale dell'esame».
Per discutere di questi problemi e analizzarli con la competenza tecnica e giuridica necessari, venerdì parleranno due fra i massimi rappresentanti dell'amministrazione scolastica: la dottoressa Carmela Palumbo, capo dipartimento per l''struzione, e la professoressa Augusta Celada, già ispettrice ministeriale e per tanti anni rettore dell'educandato Agli Angeli di Verona. A introdurre i lavori saranno Claudio Carcereri de Prati, presidente dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, e Albino Barresi, dirigente dell'ufficio VII Ambito Territoriale di Verona dell'ufficio regionale scolastico veneto.

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