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Attualità Peschiera del Garda / Via 11 Settembre

Collettore del Garda in stallo sulla sponda bresciana, Ags convoca sindaci veronesi

Azienda Gardesana Servizi vuole opporsi alle forze che nella provincia lombarda remano contro la nuova opera

I territori veronesi del Garda fanno fronte comune in favore del nuovo collettore del lago. Un progetto che sulla sponda scaligera procede spedito, ma trova nuove resistenze sulla sponda bresciana.

Ags (Azienda Gardesana Servizi), che gestisce i lavori del collettore nel Veronese, ha convocato i sindaci gardesani per affrontare il tema della nuova opera proprio alla luce delle novità che stanno interessando il territorio bresciano. L'incontro si tiene domani, 6 aprile, alle 18.30 nella sede di Ags a Peschiera del Garda e saranno presenti Angelo Cresco, presidente di Azienda Gardesana Servizi, Carlo Alberto Voi, direttore generale di Azienda Gardesana Servizi e i sindaci del Garda veronese.

È molto probabile che al termine dell'incontro di domani sarà inviato un messaggio forte e chiaro contro lo stallo che non permette ai lavori per la realizzazione dell'opera di partire anche nel Bresciano. Stallo che rappresenta un ostacolo per i cantieri veronesi, i quali sono collegati a quelli previsti per il Garda lombardo. Stallo che la commissaria per il collettore e il depuratore bresciano Maria Rosaria Laganà ha provato a rompere dando dieci giorni di tempo ad Acque Bresciane per bandire l'affidamento della progettazione definitiva delle opere. Un bando che, insieme alle altre procedure, avrebbe già avuto il via libera dell'azienda se il presidente Gianluca Delbarba non si fosse dimesso.
Prova di forza dunque per la commissaria Laganà, che è anche prefetto di Brescia. Forza che Laganà deve imprimere per contrastare l'impegno di chi si oppone al collettore. L'opera, infatti, per alleggerire il depuratore di Peschiera del Garda prevede la realizzazione di un doppio depuratore a Gavardo e Montichiari. Depuratore che immetterebbe poi nel fiume Chiese le acque depurate. Contro questa ipotesi, si è costituito il Presidio 9 Agosto, di cui fanno parte anche diversi esponenti politici bresciani. Esponenti che sono stati da poco ricevuti ed ascoltati dal ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Il ministro ha promesso un confronto con rappresentanti di Regione Veneto, Regione Lombardia e Provincia Autonoma di Trento per trovare una soluzione. Questo però potrebbe voler dire un ulteriore rinvio dei lavori nel Bresciano e un conseguente rallentamento di quelli nel Veronese.
E la questione dei depuratori e del fiume Chiese non è l'unica. I contrari al nuovo collettore, infatti, non reputano necessaria la sostituzione della condotta attuale, che passa sotto il lago. Condotta che invece Ags ritiene essere un pericolo ecologico per il Garda.

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