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Codacons: «I medici dichiarino i loro rapporti con le case farmaceutiche»

L'associazione dei consumatori regionale ha inviato una diffida agli Ordini dei medici delle province venete e ha pubblicato una lista di medici ed enti che hanno ricevuto soldi dalle multinazionali dei farmaci

Il Codacons ha inviato una diffida agli Ordini dei medici di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, per garantire la trasparenza in favore dei cittadini e rendere noti i rapporti tra i camici bianchi operanti in Veneto e le aziende farmaceutiche.
Sul sito internet del Codacons è infatti disponibile una lista di medici ed enti che hanno ricevuto soldi dalle multinazionali dei farmaci. «Da oggi tutti i cittadini residenti in Veneto possono verificare se il proprio medico curante ha ricevuto finanziamenti dalle aziende produttrici di farmaci spiega l'associazione dei consumatori veneti - Finanziamenti che, pur essendo forse pienamente legittimi, devono essere chiaramente dichiarati, comprensivi delle loro finalità, in modo da garantire piena trasparenza agli utenti. Chiederemo, inoltre, alla Guardia di Finanza di verificare se tali entrate siano state regolarmente dichiarate ai fini fiscali».

Con la diffida, inviata agli ordini dei medici provinciali, Codacons chiede che diventi obbligatorio indicare all'interno di tutti gli studi medici i rapporti con le aziende farmaceutiche, esponendo appositi cartelli. «Ciò nel rispetto del Codice etico dei professionisti - conclude Codacons - E per garantire piena trasparenza ai cittadini che quando si rivolgono ad un medico e ricevono ricette per l'acquisto di farmaci, devono poter conoscere i rapporti esistenti tra il professionista e le aziende che producono i medicinali da lui prescritti».

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