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Ciclisti sempre più illuminati a Verona, ma sono ancora meno della metà

L'artigianale rilevazione di Fiab mostra un costante miglioramento dal 2011, ma i ciclisti in regola sono ancora pochi e sommati a quelli abbastanza illuminati non superano in percentuale il 47%

È lenta la transizione dei ciclisti veronesi verso un maggior utilizzo delle luci in sella alle loro bici. Lo confermano gli ultimi dati raccolti dagli Amici della Bicicletta di Verona (Fiab) nella rilevazione artigianale denominata "Ciclista Illuminato".

Grafica sulla ricerca Ciclista Illuminato 2023 di Fiab Verona-2

Con l'arrivo delle giornate più buie dell'anno, i volontari Fiab hanno verificato anche in questo 2023 la correttezza nelll'uso delle luci da parte dei ciclisti che si spostano in città. E gli ultimi dati raccolti confermano una tendenza positiva: una lenta ma sensibile crescita della categoria dei "quasi illuminati", ovvero dei ciclisti dotati di entrambe le luci ma non dei catarifrangenti ai raggi (peraltro difficilmente rilevabili dai volontari). Questa categoria rappresentava il 25,9% dei ciclisti nella rilevazione del 2011 ed è salita al 40,8% nel 2023. Percentuale che sale al 47,5% se si somma anche la categoria dei ciclisti perfettamente illuminati (6,7% quest'anno) e che mostra un miglioramento netto rispetto al 28,3% del 2011.

Tabella sulla ricerca Ciclista Illuminato 2023 di Fiab Verona-2

La rilevazione di quest'anno si è svolta il 7 novembre dalle 17.20 alle 18.50 in quattro varchi della città storica (Castelvecchio, Ponte della Vittoria, Viale Piave e Saval). Sono stati contati 1.041 passaggi di mezzi a due ruote, qualcuno in meno rispetto ai circa 1.200 circa del 2022.
Il 34,8% dei ciclisti era privo di ogni dispositivo luminoso; il 17,7% aveva soltanto una luce o i catarifrangenti ai raggi; il 40,8% aveva entrambi le luci, ma non sempre i catarifrangenti; soltanto il 6,7% era perfettamente in regola con la normativa, che prescrive luci e catarifrangenti.

E analizzando i dati, Fiab Verona apprezza il relativo ed indubitabile miglioramento, ma ribadisce che l'essere "quasi in regola" non è sufficiente. Rimangono, infatti, preponderanti una certa sottovalutazione del rischio e un approccio lassista alle regole. «Purtroppo le bici possono essere vendute senza luci e i ciclisti meno illuminati sono quelli che usano le mountain bike - hanno spiegato gli Amici della Bicicletta di Verona - In prossimità di campi sportivi, abbiamo visto sfrecciare tantissimi adolescenti in sella a mountain bike prive di qualunque dispositivo di illuminazione.Le bici elettriche sono quasi sempre a posto e anche le bici noleggiabili con il bike sharing sono in regola. Pure tra i monopattini, che crescono in numero (quest’anno sono 174, il 16,7% del campione con punta del 22% in zona stazione), vale la regola empirica per cui se provengono dai noleggi, in genere, sono a norma, ma se sono mezzi privati, spesso manca qualcosa. E anche il fenomeno del furto incide, nella misura in cui spinge molti ciclisti ad adottare bici poco appetibili per i ladri e non sempre in perfetto stato di manutenzione».

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