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Attualità Vigasio / Via Zambonina

Via alla progettazione della "Ciclabile del Tartaro", da Villafranca a Ostiglia

Un'infrastruttura di circa 50 km, di cui circa 17 km lungo la ferrovia dismessa Dossobuono-Isola della Scala e circa 33 km verso sud, prevalentemente lungo l'argine del Tartaro

Si è tenuto oggi, 14 settembre, alla presenza dell'assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti, un incontro con alcuni comuni della provincia di Verona interessati dal bacino del fiume Tartaro, Fiab ed il Consorzio di Bonifica Veronese, finalizzato ad illustrare l'idea progettuale di realizzazione di una ciclopista lungo gli argini del fiume. L'incontro si è tenuto alla Villa Zambonina di Vigasio, comune capofila del progetto.

Ho aderito con piacere all'iniziativa - ha evidenziato l'assessore De Berti - perché deriva da una proposta molto sentita dal territorio che si inserisce ottimamente in una più ampia visione di rete ciclabile, sulla quale la Regione Veneto sta investendo importanti risorse. Molti infatti sono i progetti in corso di realizzazione grazie ai finanziamenti destinati negli ultimi tre anni dalla Regione, che hanno consentito la programmazione di 400 km di nuovi percorsi che vanno ad aggiungersi ai 1.300 km già realizzati.

L'idea progettuale vede lo sviluppo dell'itinerario ciclabile nel territorio di due Regioni (Veneto e Lombardia), due Province (Verona e Mantova) e dieci Comuni di cui 9 in Veneto (Villafranca di Verona, Povegliano Veronese, Castel d’Azzano, Vigasio, Isola della Scala, Trevenzuolo, Erbè, Nogara e Gazzo Veronese) ed uno in Lombardia (Ostiglia). Il tracciato ipotizzato, da Villafranca a Ostiglia, già realizzato in alcune tratte minori, vedrà il suo sviluppo per circa 50 km, di cui circa 17 km lungo la ferrovia dismessa Dossobuono-Isola della Scala e circa 33 km verso sud, prevalentemente lungo l'argine del Tartaro con alcune diramazioni verso punti di interesse da individuare in fase di sviluppo.

Questo progetto - prosegue l'assessore De Berti - persegue l'obiettivo generale di valorizzare e promuovere le bellezze artistiche, paesaggistiche e storico religiose, oltre che le eccellenze enogastronomiche dei territori attraversati, creando opportunità di sviluppo ed occupazionali, migliorando al contempo la qualità della vita e dell’ambiente. Tale collegamento assume una rilevanza strategica perché consente poi l'interconnessione con la ciclovia denominata del Sole.

Il progetto prevede, inoltre, il collegamento di questo itinerario con la Ciclovia delle Risorgive che si sviluppa dal Mincio sino all'Adige, per un lunghezza di circa 35 km. Il punto di arrivo ad Ostiglia consente infine il collegamento con il più ampio tracciato della ciclabile "Treviso-Ostiglia", lunga 118 km e in corso di completamento (70 i chilometri già realizzati).

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