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Venerdì, 26 Aprile 2024
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A Cerea un concerto «neonazista»? Interrogazioni in Parlamento e Regione

Proseguono le polemiche sull'evento che si è tenuto all'Area Exp il 20 aprile. Sul caso questa volta sono intervenuti la parlamentare veronese Alessia Rotta e i consiglieri regionali Piero Ruzzante, Patrizia Bartelle e Cristina Guarda

Presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere come sia stato possibile che il Comune di Cerea abbia concesso un’area pubblica, quale quella della fiera Perfosfati di Cerea, per la festa di primavera ovvero la celebrazione del compleanno di Adolph Hitler nella notte di Pasqua, tra sabato e domenica organizzato dal fronte Veneto Skinhead.

Lo scrive in un post su Facebook la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

Il giorno e la notte che precedono la Pasqua hanno un significato di raccoglimento, che anche chi non crede penso non fatichi a poter se non comprendere o almeno rispettare. Non credo - sottolinea la deputata Dem - meritino spazi della collettività coloro che reputano opportuno ricordare la nascita di un dittatore di cui c’è poco da celebrare e molto da condannare, come la storia ha già ampiamente e definitivamente decretato. Ricordo che costoro, gli emuli dei nazisti, avevano già cercato di organizzare un concerto nel gennaio scorso associando il loro nome a quello di Jan Palach. Ma a seguito di proteste provenienti da ogni dove della politica e del mondo universitario, a seguito del diniego della concessione di uno spazio gli organizzatori hanno dovuto trovarsi uno spazio privato, senza aiuti, sponsorizzazioni ambigue e vie preferenziali. Occorre tenere il punto fermo e dire che i messaggi veicolati da costoro e la loro apologia sono in contrasto con la nostra democrazia e i valori della nostra repubblica;

Leggo che il Veneto fronte skinhead ha intitolato la propria reunion, con sfondo musicale Gesta bellica, alla difesa dell’Europa, ammantando cioè il proprio sfregio Pasquale di una causa politica. Sostengono di essere per un’Europa dei popoli. Qualcuno, a destra, di coloro che pure fa riferimento all’Europa dei popoli si rifà però, per quella strada, all’Europa cristiana. È curioso - conclude Rotta - che oggi, anzi ieri,nello sfregio della Pasqua cristiana, nessuno in casa Lega ad esempio si sia sentito in dovere di dire una mezza parola di protesta in proposito.

Un'altra interrogazione sarebbe stata depositata nella giornata del 23 aprile dai consiglieri regionali Piero Ruzzante (Liberi E Uguali), Patrizia Bartelle (Italia In Comune) e Cristina Guarda (Lista AMP) per chiedere alla Giunta veneta «quali iniziative intenda assumere la Regione del Veneto al fine di impedire, per quanto di competenza, anche attraverso l’inserimento nei propri atti relativi a concessione di patrocini, sale e contributi, di una specifica “clausola di pregiudiziale nazifascista”, la “normalizzazione“ del nazifascismo anche derivante da consimili manifestazioni».

In primo luogo dobbiamo chiederci come sia possibile che in Italia nel 2019 ci siano ancora gruppi politici organizzati che si riuniscono il 20 aprile per celebrare l'anniversario della nascita di Hitler. È una ferita alla storia del nostro Paese e della nostra terra, un insulto al popolo italiano che ha pagato un altissimo tributo in termini di vite umane proprio a causa dei regimi nazifascisti.

Le istituzioni repubblicane affondano le proprie radici politico-culturali nel movimento popolare della Resistenza al nazifascismo. Fa specie, quindi, che quelle stesse istituzioni repubblicane poste a tutela e al servizio del popolo italiano, diano oggi spazio alla celebrazione di uno tra i massimi nemici del popolo italiano stesso: Adolf Hitler, complice di Benito Mussolini nelle peggiori nefandezze della storia europea del secolo scorso. Com'è possibile che in padiglione comunale sia stato dato ad organizzazioni neo-naziste per una festa in occasione dell'anniversario della nascita di Hitler, con la partecipazione di gruppi di ideologia nazifascista provenienti da tutto il mondo? Quanto avvenuto a Cerea - concludono Ruzzante, Bartelle e Guarda - è di una gravità assoluta.

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