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Attualità San Zeno / Piazza Bacanal

Casa per un po', Sboarina nella struttura che aiuta mamme in difficoltà

Il progetto è sostenuto nelle annualità 2018-2019 da Comune di Verona e da Fondazione Cariverona, con un finanziamento complessivo di 129mila 776 euro, di cui 104mila a carico del Comune

Portare avanti le iniziative di accoglienza per le mamme con bimbi che si trovano in grave difficoltà economica e abitativa. Questo l'obiettivo del progetto sociale "Casaperunpò: finestre aperte sulla città", sostenuto nelle annualità 2018-2019 da Comune di Verona e da Fondazione Cariverona, con un finanziamento complessivo di 129mila 776 euro, di cui 104mila a carico del Comune.

La struttura, aperta a Verona nel 2015 in un appartamento Agec in piazza Bacanal 5 a San Zeno, è stata visionata oggi, 23 luglio, dal sindaco Federico Sboarina e dall'assessore ai servizi sociali Stefano Bertacco. Presente Francesco Righetti, presidente della cooperativa L'Albero che gestisce il progetto.

Il centro può ospitare complessivamente 5 madri con bambini, assicurando loro un luogo sicuro e la possibilità di mantenere gli impegni lavorativi e scolastici quotidiani. Le situazioni da inserire vengono segnalate dai servizi sociali territoriali. Possono essere ospitati annualmente, per un massimo di tre mesi, fino a 15 nuclei famigliari. Nella casa, ogni donna ha a disposizione una stanza da letto per sé e i suoi figli, mentre sono in comune i servizi igienici e la zona soggiorno e pranzo. I pasti sono assicurati da un servizio a domicilio, già attivo in convenzione.

Circa il 90% delle famiglie ospitate in questo centro sono riuscite in breve tempo a ricostruirsi una vita, con una propria autonomia economica e abitativa - ha precisato il sindaco Sboarina - In altri casi, invece, i servizi sociali comunali hanno supportato madri straniere nel percorso di rientro nei loro paesi di origine. Attività diversificate di aiuto sociale da sostenere sempre di più, che ci consentono ogni anno di portare aiuto a molti nuclei famigliari in difficoltà.

L'assessore Bertacco ha poi aggiunto: "Si tratta della prima realtà di questo tipo aperta in Veneto, oggi un punto di riferimento nelle politiche di aiuto a favore di famiglie con minori che si trovano in grave disagio abitativo, dovuto a sfratto esecutivo. La permanenza del nucleo nella struttura è al massimo di 90 giorni, tempo congruo per le famiglie per attivarsi e trovare delle soluzioni abitative adeguate".

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