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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Usato per deportare i veronesi, il carro "della memoria" torna in piazza Brà

Il vagone, utilizzato tra il 1943 e il 1945 per le deportazioni, rimarrà davanti al Liston dal 22 al 30 gennaio, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria

Sarà posizionato mercoledì 22 gennaio, in piazza Bra, il carro “della memoria”. Il vagone, utilizzato tra il 1943 e il 1945 per le deportazioni, rimarrà davanti al Liston fino al 30 gennaio. Portato in piazza ogni anno in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, il carro sarà accessibile dalle 9 alle 17. All’interno dei vagoni, la storia dei veronesi morti nei campi di concentramento e sterminio, i simboli utilizzati per contraddistinguere i deportati e una raffigurazione su cosa sarebbe l’Europa se Hitler avesse vinto la guerra.
Davanti al monumento di Vittorio Emanuele, invece, è allestita la mostra realizzata dall’associazione Figli della Shoah.

La prossima settimana si susseguiranno, invece, le cerimonie ufficiali.
Lunedì 27 gennaio alle ore 9 sarà deposta una corona al monumento ai Deportati in piazza Bra. Autorità e presenti si sposteranno poi in Gran Guardia dove si susseguiranno gli interventi ufficiali di Prefettura, Comune e Consulta scolastica provinciale. Sarà poi il turno dell’oratore della giornata, Guido Lorenzetti. Verranno poi consegnate le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e le medaglie della città. La mattinata si concluderà con la proiezione del video “5 maggio Mauthausen Memoria”, realizzato dai ragazzi in servizio civile all’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti – ANED, e con lo spettacolo “Schnell, Schnell” scritto e interpretato da Vanni De Lucia.
Alle ore 14.30 seguirà la deposizione di una corona la Cimitero Ebraico di via Badile.

Domenica 26 gennaio, invece, in piazza Isolo si terrà la cerimonia “Il monumento vive”. Alle ore 11.30, sotto la scultura “Filo spinato” di Pino Castagna, verrà deposta una corona e saranno recitate alcune preghiere cristiane ed ebraiche, in ricordo delle vittime della Shoah e di tutti i deportati. Seguirà l’intervento dello storico Carlo Saletti che si concluderà con un canto aschenazita.

UNA TARGA A MONTORIO - Nella frazione di Verona, Montorio, verrà invece posta una targa commemorativa al Campo di Concentramento. Giovedì 23 gennaio, alle ore 11.30, sulla ciclabile di via A. Da Legnago, in corrispondenza della strada che tutti i detenuti percorrevano per raggiungere la palazzina del Campo, sarà deposta una placca ad eterna memoria di quei drammatici fatti.

Lo stabile, individuato ufficialmente nel 2017 nelle campagne tra Montorio e San Michele Extra, è stato utilizzato nella Seconda Guerra Mondiale come campo di concentramento e luogo di detenzione per prigionieri politici ed ebrei. Il Campo, oggi chiamato “DAT Colombara”, è stato individuato grazie ad una ricerca storica svolta dall’Associazione “montorioveronese.it”.

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La cerimonia, che rientra nel programma celebrazioni del Giorno della Memoria, avrà inizio alle 10, nell’Aula Magna della scuola “Simeoni”, con un incontro di approfondimento e di riflessione sui drammatici fatti storici che segnarono la vita nell’edificio durante la Seconda Guerra Mondiale. Successivamente, alle 11.30, scoprimento della targa commemorativa alla presenza della autorità cittadine e degli studenti degli Istituti Comprensivi 16 della Valpantena e 17 di Montorio.

L’evento è stato presentato lunedì mattina a palazzo Barbieri, dal presidente dell’8ª Circoscrizione Alma Ballarin. Presenti i presidenti dell’Associazione montorioveronese.it Roberto Rubele e dell’Istituto Veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea Stefano Ribuzzi, ed il consigliere nazionale dell’Associazione figli della Shoah e della comunità ebraica di Verona, Roberto Istrael.

«L’obiettivo è quello di non dimenticare quanto è successo e, soprattutto, l’esistenza di un luogo rimasto per troppo tempo nascosto alla memoria storica dei veronesi – ha detto Alma Ballarin –. Ringrazio l’Associazione montorioveronese.it perché senza di loro l’edificio e la sua drammatica storia sarebbero andati perduti».

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