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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Caro bollette e inflazione, Spi Cgil Verona prevede emergenza sociale per i pensionati

Secondo le stime del sindacato, il 62,6% dei pensionati veronesi percepisce meno di mille euro al mese. Soldi con cui sarà difficile affrontare un autunno di aumenti di luce, gas e dei beni a consumi

Se per tante imprese l'autunno alle porte potrebbe essere critico per le difficoltà legate ai costi dell'energia, per una larga fetta di pensionati e pensionate veronesi l'attesa nuova impennata delle bollette e dell'inflazione può rappresentare la spinta verso la povertà. Il sindacato dei pensionati Spi Cgil di Verona prevede una vera e propria emergenza sociale e lancia le sue proposte partendo dai numeri.

Nella provincia di Verona, secondo la stima di Spi Cgil Verona, ci sono circa 200mila le pensionate e i pensionati e di questi il 62,6% percepisce una pensione inferiore a 1.000 euro. Il 55,10% sono donne con una pensione media di 733,40 euro mensili. Su 52.536 pensioni ai superstiti ben 46.117 sono percepite da vedove con un importo medio di 704,26 euro. L'importo medio di 251.256 pensioni è di 1.022 euro.
Con queste cifre, al sindacato dei pensionati risulta insostenibile il preannunciato aumento delle bollette. E secondo le stime preliminari dell'Istat, ad agosto l'inflazione è cresciuta dello 0,8% su base mensile e dell'8,4% su base annua. Quindi, gli anziani dovranno fronteggiare bollette di luce e gas più pesanti ed un carrello della spesa più costoso. Per questo, lo Spi Cgil di Verona prevede un'emergenza sociale a partire dall'autunno.

E per fronteggiare l'emergenza, queste sono le proposte del sindacato: «Da una parte è necessario aprire un tavolo di confronto e di concertazione con tutti i soggetti sociali ed istituzionali per mettere in campo gli strumenti necessari per affrontare le situazioni più difficili. Studiare anche a livello locale un intervento economico che aiuti concretamente le pensionate e pensionati con pensione basse e le famiglie povere a pagare le bollette di luce, acqua e gas. Inoltre attraverso lo strumento dell'Isee dare un supporto concreto alle famiglie. Vi è poi la disponibilità da parte del nostro sindacato di una verifica delle pensioni erogate con importi bassi finalizzata ad accertare se esistono le condizioni per esercitare i diritti cosiddetti "inespressi" (14 mensilità, maggiorazioni sociali della pensione, assegno al nucleo familiare, e altro) nonché una serie di trattamenti assistenziali per i quali è necessario fare domanda».
Spi Cgil Verona chiede inoltre a tutte le amministrazioni di comunicare in modo più semplice ed accessibile le informazioni sui servizi offerti, sugli uffici competenti, sugli orari e sulla modulistica, semplificando linguaggio e procedure burocratiche e coinvolgendo maggiormente tutte le strutture amministrative sul territorio.

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