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Carabinieri: da 100 anni al servizio del territorio di Illasi

La cerimonia si è tenuta nella mattinata di domenica in piazza della libertà, con la posa simbolica della prima pietra del monumento che verrà realizzato in primavera

Domenica mattina, in concomitanza con la celebrazione in tutta Italia della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri e su iniziativa della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Amministrazione Comunale, in piazza della Libertà a Illasi si è tenuta la cerimonia della posa simbolica della prima pietra del monumento che sarà realizzato, entro la prossima primavera, per celebrare il centenario dell’istituzione del Presidio dell’Arma nel Comune.

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La Caserma dei Reali Carabinieri di Illasi venne istituita l’11 agosto 1921, con giurisdizione sull’omonimo Comune ed alle dipendenze dell’allora Tenenza Carabinieri di San Bonifacio. Tale avvenimento è testimoniato dalla comunicazione datata 12 agosto 1921 con oggetto l’impianto ed il funzionamento della stazione definitiva dei Carabinieri Reali di Illasi, inoltrata dal Tenente Colonnello Comandante della Divisione Carabinieri Reali di Verona ed indirizzata all’allora sindaco.

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Presenti alla cerimonia il primo cittadino di Illasi Paolo Tertulli, la Senatrice Mariapia Garavaglia, il Comandante Provinciale Carabinieri di Verona Colonnello Pietro Carrozza ed il Presidente della A.N.C. di Illasi, Sergio Bonomo, nonché una rappresentanza dei sindaci dei comuni limitrofi, del Comando Compagnia Carabinieri di San Bonifacio e del Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Soave.

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Significativo l’intervento del Professor Francesco Zampieri, docente di Fondamenti di Strategia e di Polemologia e Storia Militare presso l’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia e carabiniere ausiliario in congedo, il quale ha sottolineato «agli occhi dei cittadini italiani, l’Arma dei Carabinieri – nata nel 1814, quindi ben prima dello stesso Stato italiano – da sempre, rappresenta il collegamento tra la società civile e le istituzioni. Il prestigio di cui godono i carabinieri non è solo il frutto di anni di mobilitazione e di lotta contro il terrorismo, contro la criminalità organizzata e contro tutte le altre forme di malavita o illegalità, ma nasce dall'antica e capillare presenza sul territorio, dal forte radicamento sociale e familiare, dalla capacità di conciliare tradizione e modernità e dallo stile militare che li contraddistingue e che li differenzia dalle altre forze di polizia. Si tratta di caratteristiche e valori unici, facenti parte del DNA del carabiniere e guai se venissero perduti o se venissero tolti loro. Quello del carabiniere è un eroismo diverso da quello delle grandi imprese celebrate dalla retorica: è l’eroismo delle piccole cose, un eroismo collettivo, silenzioso, paziente, quotidiano, anonimo, financo testardo. Ogni giorno, i carabinieri operano a favore della popolazione, assicurando il rispetto dell’ordine civile e la sicurezza della collettività: il cittadino sa che può contare sui Carabinieri, perché l’Arma si sente al servizio del cittadino e per il cittadino! Oggi vogliamo omaggiare quei carabinieri che sono caduti in servizio, in pace e in guerra, tributando loro gli onori che si devono a quanti hanno dato la vita per la collettività! Lo vogliamo fare in questa solenne occasione – finalmente coincidente, anche dal punto di vista del calendario, con la festa dedicata alla nostra patrona, la Virgo Fidelis e nell’ottantesimo anniversario della Battaglia di Culqualber – perché riteniamo che la Memoria non sia semplicemente un dovere, ma un atto di riconoscenza».

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Dopo le note de “La Fedelissima” suonate dal corpo bandistico di Illasi e la solenne deposizione di una corona di fiori al Monumento dei Caduti, in piazza della Libertà è stata celebrata la Santa Messa presso la chiesa di San Giorgio, da parte del parroco don Pietro Pasqualotto. Nel corso del rito religioso è stato commemorato l’80° anniversario della "Battaglia di Culqualber", uno dei più cruenti fatti d’armi che ebbe luogo il 21 novembre del 1941 in terra d'Africa, nel quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber.

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In quell’occasione, alla Bandiera dell'Arma dei carabinieri fu conferita la seconda Medaglia d'Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale. Oltre alla “Virgo Fidelis” ed all’Anniversario della Battaglia di Culqualber, è stata ricordata la “Giornata dell'Orfano”, che ricorre nella stessa data e che rappresenta per i Carabinieri e per l'O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell'Arma dei Carabinieri) un momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi.

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