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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Vaccini, obbligo sì, no, forse. Alessia Rotta (PD): "Balletto indegno"

Su obbligo vaccinale, autocertificazioni è caos nella maggioranza di governo. Mentre in provincia di Verona sono oltre 2mila i bimbi da 0 a 6 che non sarebbero in regola e quindi esclusi dagli asili

Caos è un termine veramente abusato. Lo si usa ormai per definire qualsiasi situazione anche minimamente confusa, poco chiara. Eppure è difficile non definire con l'aggettivo caotico ciò che sta accadendo in Italia per vaccini e scuole. Il punto di partenza era il famoso "decreto Lorenzin", quello che obbligava bambini e ragazzi a sottoporso a 10 vaccinazioni. Prima della scuola dell'obbligo, quindi per i bimbi di scuole materne e asili le porte erano sbarrate per chi non era vaccinato. Dalla scuola primaria in poi, anche i non vaccinati potevano entrare in classe, ma pagando una multa. E a questo punto di partenza si era tornati ieri, 5 settembre, dopo che il governo 5 Stelle-Lega aveva parlato di superamento del decreto Lorenzin, intanto con delle autocertificazioni. In commissione la maggioranza ha fatto marcia indietro ieri, e si è così tornati ai 10 vaccini obbligatori per bimbi e studenti. Una marcia indietro che aveva fatto esultare il Partito Democratico: "Sui vaccini abbiamo portato la maggioranza alla ragione", aveva twittato la deputata veronese del PD Alessia Rotta.

Tutto finito? Manco per sogno. Oggi, 6 settembre, come si apprende da Ansa, in un'altra commissione la maggioranza torna a proporre le autocertificazioni, che però sarebbero valide fino al 10 marzo. "L'indegno balletto della maggioranza sui vaccini, mette a rischio la salute dei bambini, getta nel caos le scuole e indebolisce la copertura vaccinale. Per i gialloverdi sulla scienza e la vita prevale la propaganda", è stato il commento della deputata Rotta.

Insomma, un caos per presidi e famiglie veronese che ancora non sanno se nell'anno scolastico che partirà la prossima settimana l'obbligo vaccinale sarà in vigore oppure no. Obbligo che in provincia di Verona, in questo momento, non viene rispettato da poco meno di 4mila bambini tra gli 0 e i 6 anni. Tra questi però ci sono ad esempio gli immunodepressi e tutti quelli che non si possono vaccinare. Inoltre, quasi 1.500 dei non vaccinati hanno già preso appuntamento con la Ulss 9 per compiere i vaccini. Sono però oltre 2mila i bimbi veronesi che non sono vaccinati e i cui genitori non hanno preso appuntamento con la Ulss. Significa per loro, le porte dell'asilo restano chiuse. Almeno fino a quando la legge prevederà l'obbligo.

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