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La caccia al cinghiale concessa anche per la prossima stagione venatoria

La Regione ha prorogato il regime sperimentale della caccia al cinghiale che riguarda circa 50 ettari della Lessinia. Al massimo si potranno prelevare 800 capi

La caccia al cinghiale in Lessinia e nel nord Veronese sarà possibile anche per la stagione venatoria 2018/2019. Su proposta dell’assessore all’agricoltura e alla caccia Giuseppe Pan, la giunta regionale ha prorogato anche per l'ormai imminente stagione venatoria il regime sperimentale, a suo tempo richiesto dall'amministrazione provinciale di Verona, che consente dal 2010, nell'area dell'altopiano veronese, di poter prelevare sino ad un massimo di 800 capi.

Si tratta di un prelievo del tutto sostenibile, che ha ottenuto il parere favorevole dell'Ispra - commenta l'assessore Pan - per contenere il proliferare della specie, visti i problemi causati nel territorio veronese, caratterizzato da spiccata vocazione agricola. Anzi rispetto alle quattro precedenti annualità, il contingente massimo dei capi abbattibili ritorna ad essere di 800 (anzichè 600), proprio in considerazione della consistenza della specie e del numero totale di prelievi registrato nell'ultima stagione venatoria, che ammonta a 752.

Nei circa 50 ettari interessati dall'attività venatoria, si stimano presenti attualmente circa tra i 1.000 e i 1.500 cinghiali. In media, dal 2010 al 2018, il prelievo venatorio autorizzato in via sperimentale ha interessato circa 400 capi per ogni stagione. In termini percentuali, i capi abbattuti sono per metà giovani cinghiali con meno di 12 mesi, il 20% maschi adulti e il restante 30% femmine adulte. Il metodo applicato dai cacciatori è quasi esclusivamente quello della "girata", mentre del tutto residuale è la caccia da appostamento.

In risposta ad una specifica richiesta dell'amministrazione provinciale - prosegue l'assessore - il regime sperimentale di prelievo venatorio in Lessinia si integra, da circa un anno, con le azioni del Piano regionale triennale di controllo del cinghiale che si attuano nel restante territorio regionale. Anch'esso è sottoposto, con esito pienamente positivo, alla valutazione dell'Ispra, che assicura il coordinamento di tutte le azioni gestionali a carico della fauna.

Le finalità del piano sperimentale di prelievo venatorio e del piano triennale di controllo sono le stesse: riportare le popolazioni dei cinghiali a livelli sostenibili e compatibili con l’ecosistema e contenere i danni causati dall'incontrollata proliferazione della specie. "Danni che non sono solo rilevanti per colture e agricoltori - sottolinea l’assessore - ma interessano molti habitat ed ambiti ecologici di rilevanza comunitaria".

La caccia ai cinghiali negli altopiani veronesi sarà possibile dall'1 novembre 2018 al 31 gennaio 2019, ma già dal 15 agosto (data di apertura della selezione dei caprioli) al 31 ottobre sarà consentita la caccia di selezione.

Sempre su proposta dell'assessore Pan, la giunta regionale ha confermato il modello di tesserino venatorio a lettura ottica anche per la stagione venatoria 2018/2019. Il tesserino avrà due formati, uno base che conterrà solo le pagine per la caccia stanziale e migratoria e uno completo che conterrà anche le pagine per chi pratica la caccia agli ungulati.

882-2018 piano di gestione cinghiale

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