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Attualità Colognola ai Colli

«Pisello verdone nano di Colognola sia riconosciuto prodotto regionale di qualità»

Il consigliere regionale Alberto Bozza, durante la presentazione di "Bisi in Festa", ha rimarcato «la qualità e la tradizione di una coltivazione che crea un cibo tra i più pregiati»

Dal 7 maggio all'11 giugno, il Veneto celebrerà uno dei suoi prodotti d'eccellenza: il pisello verdone nano. Un legume che sarà festeggiato con la rassegna "Bisi in Festa", presentata ieri, 2 maggio, a Palazzo Ferro-Fini, sede del consiglio regionale a Venezia. Un'occasione che ha permesso al consigliere regionale veronese Alberto Bozza di avanzare la proposta di una più ampia valorizzazione del prodotto.

Sono sette gli eventi che compongono "Bisi in Festa", una rassegna che toccherà le province di Venezia, Padova, Vicenza, Treviso e Verona. Nel territorio scaligero, il pisello verdone nano è al centro della Sagra dei Bisi di Colognola ai Colli, giunta alla 65esima edizione. L'evento si terrà tra il 19 e il 22 maggio e tra il 26 e il 29 maggio. E ieri è stato promosso dal Comune e dalla Pro Loco di Colognola ai Colli, con il sindaco Giovanna Piubello, gli assessori Enrico Martelletto, Andrea Nogara, Michela Bonamini e Donatella Marchesini ed il presidente della Pro Loco Alfonso Avogaro.

Il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti ha fatto gli onori di casa e dopo di lui è intervenuto Bozza, il quale ha rimarcato «la qualità e la tradizione del pisello verdone nano, una coltivazione che per le intrinseche qualità di questo legume crea un cibo tra i più pregiati».
Bozza ha poi plaudito agli sforzi delle amministrazioni comunali e degli agricoltori di Colognola ai Colli «dove nell’ultimo decennio c’è stata una capacità di riportare la produzione di bisi ai livelli che competono al territorio, dopo la crisi dovuta al mutamento delle coltivazioni nei campi delle colline, sempre più caratterizzati dalla vite. Si stava rischiando la completa scomparsa della coltivazione se non fosse stata portata avanti da pochi coraggiosi agricoltori. E l’amministrazione comunale ha contribuito al suo rilancio con molte iniziative, tra cui il riconoscimento della denominazione comunale».
Il consigliere comunale ha dunque concluso incoraggiando consiglio regionale a lavorare «affinché il verdone nano possa essere riconosciuto prodotto regionale di qualità e che si possa portare avanti a stretto giro la proposta di legge per il riconoscimento delle denominazioni comunali».

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