Bertucco: «Fondazione Arena deve essere ripatrimonializzata»

La relazione semestrale del commissario governativo che segue il risanamento delle Fondazioni lirico sinfoniche ribadisce molte delle questioni che come Verona e Sinistra in Comune sottolineiamo da tempo, a partire dalla necessità di ripatrimonializzare l’ex ente lirico (cosa ben diversa da fargli risparmiare l’affitto della sede) passando dall'assoluto bisogno di aumentare la contribuzione dei soci.

Così Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, è intervenuto sulla questione relativa all'ex ente lirico, dopo che nelle scorse ore è arrivato anche il licenziamento dell'ultima componente del corpo di ballo. 

Particolarmente dure, su quest’ultimo punto, le note del commissario che “stigmatizza” quella che chiama “l’insensibilità” dei soci e degli altri stakeholder veronesi. Si dice chiaramente che nessuno soggetto a Verona, istituzionale o no, pubblico o privato, sta facendo abbastanza per consentire il risanamento della Fondazione Arena i cui conti sono ancora pericolosamente negativi.

Anche per questo ho presentato un emendamento al prossimo bilancio di previsione che chiede di innalzare da 300 a 600 mila euro la quota di contribuzione annuale minima da parte del Comune. Bisogna poi intervenire anche presso gli altri enti, Regione in primis.

L’ultimo esempio di questo finto impegno ce lo fornisce l’amministrazione comunale, che aveva promesso la ricostituzione del corpo di ballo mentre ora licenzia anche l’ultima ballerina rimasta. Altri esempi? L’aumento dei costi per figure dirigenziali e l’ostracismo nei confronti delle rappresentanze dei lavoratori con cui Sboarina in campagna elettorale giurava di voler dialogare.