rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Altro giorno con più di 200 corse non garantite da Atv. «Dirigenza si dimetta»

L'azienda del trasporto pubblico locale non può garantire il servizio a pieno regime per mancanza di autisti. Filt-Cgil: «Lavorare in Atv è stato reso impresentabile dall'immobilismo e dall'incapacità dei dirigenti»

Se ieri, 17 ottobre, le corse non garantite da Atv erano circa 200, quelle di oggi sono una ventina in più. Per l'azienda sono il «4% del totale delle corse giornalmente effettuate», quindi non tantissime. Ma per gli abbonati e i possessori dei biglietti è comunque un mancato servizio. E per il sindacato Filt-Cgil è la dimostrazione di un «fallimento manageriale», tanto che il sindacato ha chiesto le dimissioni della dirigenza di Atv.

Lista di corse non garantite da Atv per il 18 ottobre 2023

Anche oggi è dunque un giorno difficile per i veronesi che si spostano con i mezzi pubblici. O che si vorrebbero spostare, visto che l'azienda ha dovuto comunicare una sfilza di corse urbane, extraurbane e scolastiche che non possono essere garantite per mancanza di autisti.

I sindacati hanno però tolto dalle spalle dei lavoratori le responsabilità dell'attuale disservizio. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal, Fas-Slm e Ugl-Fna hanno dichiarato lo stato di agitazione e venerdì prossimo si confronteranno con la dirigenza di Atv in prefettura per trovare un accordo sul rinnovo del contratto di secondo livello disdetto dalla stessa azienda. Un confronto che si preannuncia acceso, perché Filt-Cgil si pone già in una posizione poco conciliante.

Il sindacato dei lavoratori del trasporto di Cgil, di fronte ad un'azienda che giustifica il taglio del servizio con l'assenza del personale, si è chiesto: «Che ce ne facciamo di una dirigenza che non riesce nemmeno a garantire il diritto alla mobilità? Si vergognino e di dimettano».
Per Filt, infatti, è stato «grazie allo spirito di sacrificio di questi stessi lavoratori che l’azienda è riuscita a tirare avanti fino adesso» e scaricare ora la colpa su di loro è un modo per «nascondere fallimenti manageriali».

Infatti, il problema della mancanza di autisti in Atv non è nato da poco e all'improvviso. L'azienda avrebbe bisogno di assumerne circa un centinaio per permettere a tutti di lavorare serenamente e per alzare il livello del servizio. «La crisi di autisti si protrae da almeno 4 anni - sostiene Filt-Cgil Verona - La pandemia ha soltanto aggravato e reso ineludibile una criticità preesistente. Eppure, durante tutto questo lasso di tempo la dirigenza non è riuscita nemmeno ad alleviare il problema malgrado i lauti stipendi a sei cifre, i milioni di euro di ristori incassati durante il Covid e avendo potuto sempre contare sulla disponibilità dei lavoratori che attraverso il lavoro straordinario, diventato ormai organico ai fini del mantenimento dei livelli di servizio, hanno sempre coperto i buchi di organico arrivando a lavorare anche 15 ore al giorno».

«Ora però è venuto il momento di dire basta - ha concluso il sindacato - La realtà da affrontare è che lavorare con orari atipici, sabati, domeniche e festivi inclusi, con uno stipendio di 1.300 euro al mese e con una grandissima responsabilità, non è più accettabile. Una condizione è aggravata in Veneto dall’assenteismo della Regione che sul trasporto pubblico locale non ha mai messo un soldo vero. Aumentare i salari significa rendere attrattivo un lavoro che l’immobilismo e l’incapacità di questa dirigenza ha reso impresentabile a chiunque, rendendo il lavoro dell’autista lontano dalle esigenze dei giovani e costringendo molti a dimettersi».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Altro giorno con più di 200 corse non garantite da Atv. «Dirigenza si dimetta»

VeronaSera è in caricamento