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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Arena Opera Festival, la vigilia del centenario con prove dentro e fuori l'anfiteatro

Domani l'Aida di Giuseppe Verdi inaugurerà un'edizione che punta ad essere memorabile. E fervono i preparativi anche per preparare i quattro maxi schermi per assistere allo spettacolo nei quartieri

Prove generali in Arena per l'Aida che aprirà il centesimo Arena di Verona Opera Festival. Ma prove generali anche nei quartieri in vista della "Prima sotto le stelle", l'iniziativa voluta dal Comune di Verona per portare la magia del festival lirico nelle piazze e nei giardini.

Domani sera, 16 giugno, per la prima volta, lo spettacolo inaugurale dell’opera areniana potrà essere visto anche al di fuori dell'anfiteatro, grazie ai maxi schermi posizionati in quattro luoghi della città. Questi i luoghi individuati per l’opera sotto le stelle, che domani pomeriggio verranno dotati di schermo e di numerose sedie per consentire una comoda visione dello spettacolo: il giardino d’estate a Porta San Zeno, Piazza del Popolo a San Michele Extra, il Parco San Giacomo in Borgo Roma e l’area in Via Marin Faliero al Saval.
In questa vigilia fervono gli ultimi preparativi, dal check sui monitor e sui collegamenti alla sistemazione delle aree per renderle più accoglienti possibile. In ciascuna postazione saranno disponibili 200 posti a sedere, ma ciò non toglie che lo spettacolo possa essere seguito sull’erba portandosi teli o plaid da casa. E l'iniziativa è gratuita e senza prenotazione.

E lo spettacolo inaugurale dell'Arena di Verona Opera Festival sarà l'Aida di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione che guarda al futuro ma dialoga con il passato. Piramidi trasparenti e architetture di luci si innestano negli spazi dell'anfiteatro romano, evocando un'Aida tecnologica ma intimista e riconoscibile al tempo stesso. La regia è affidata a un artista poliedrico come Stefano Poda, al debutto in Arena.
Lo spettacolo inizierà alle 21 di domani e oltre che nei quattro maxi schermi posizionati in città sarà trasmessa anche dalla Rai in mondovisione, con la conduzione di Milly Carlucci e la partecipazione di Alberto Angela e Luca Zingaretti.
Protagonista è la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès. Insieme a loro sono impegnati Olesya Petrova nella parte di Amneris, Roman Burdenko come Amonasro e Michele Pertusi come Ramfis.
Descrivendo il suo spettacolo, di cui cura regia, scene, costumi, luci e coreografia, Poda spiega che «Il pubblico si troverà davanti a una grande installazione: il moderno non è una rincorsa all'attualità, bensì un salto al futuro. Il patrimonio dell'antico Egitto diventa quello del genio di Verdi, che si trasforma in un tesoro tutto italiano rappresentato in una cattedrale laica, un luogo sacro e millenario pronto a raccogliere tutte le migliori energie dell'Italia».
Non poteva che essere l’opera più rappresentata e amata dal pubblico, che per vederla arriva a Verona da tutto il mondo, ad aprire l'edizione numero cento del festival. La visione poetica di Poda restituirà un’Aida fortemente innovativa rispetto alle tradizionali messinscene nell’anfiteatro veronese. «Il palcoscenico sarà un piccolo universo carico di mille esperienze - ha commentato ancora il regista - sarà tecnologico, dinamico, cangiante, sorprendente. Ma allo stesso tempo l'ambizione è quella di sviluppare un viaggio riconoscibile, familiare, a misura d'uomo: un viaggio dantesco, da un mondo in conflitto a una storia intimista. Conciliare questi due lati, grandiosità e intimità, è la sfida nell’affrontare un titolo come Aida».

E il titolo verdiano vedrà una duplice "prima". Sabato 17 giugno alle 21.15 saranno infatti ancora protagoniste altre grandi voci: oltre a Yusif Eyvazov, Olesya Petrova e Michele Pertusi, nuovamente sul palco in questa recita, Maria José Siri vestirà i panni della principessa etiope e Amartuvshin Enkhbat interpreterà Amonasro.
Come da migliore tradizione areniana, anche in questa Aida spiccano stelle del panorama internazionale per ognuna delle 13 date in programma fino all’8 settembre. Fra queste, Gregory Kunde, Ekaterina Semenchuk, Ludovic Tézier, Anna Pirozzi, Elena Stikhina. Sul podio si alterneranno i direttori d’orchestra Marco Armiliato, impegnato nelle due "prime", e Daniel Oren.

Il mondo in guerra di Aida prenderà forma sul palcoscenico con oltre 300 volti tra solisti, coro, danzatori e mimi che indosseranno abiti ispirati a Paco Rabanne e Capucci ed elmi che brillano come le opere di Damien Hirst.

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