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Rigenerazione di Verona sud: ecco il progetto per l’area Ex Officine Safem

Non cambierà il volume dei 70 mila metri cubi esistenti ma bensì la loro forma. L'avvio dei cantieri inoltre dovrebbe essere piuttosto rapido grazie al decreto ‘Sblocca Italia’: «Un intervento di rigenerazione urbana di grande rilievo per l’Amministrazione»

Al posto di vecchi magazzini abbandonati, un ostello per la gioventù, bar e ristoranti, uffici e, soprattutto, un nuovo assetto del viale che dalla stazione porta alla Fiera. Un tratto di circa 1 chilometro e mezzo che, dopo la riqualificazione, potrà essere percorso anche a piedi e in bici, inserendosi perfettamente nel grande progetto del Central Park.

È arrivata nei giorni scorsi sul tavolo degli uffici comunali la proposta di rigenerazione urbana con cambio di destinazione d’uso dell’area Ex Officine Safem in viale Piave, sulla destra andando dal centro alla Fiera. Tempi veloci per l’avvio dei cantieri, grazie al decreto ‘Sblocca Italia’, che prevede un percorso più rapido in deroga alle procedure urbanistiche, per gli edifici da rigenerare senza aumento volumetrico. Circa 70 mila metri cubi esistenti, che non cambieranno nel volume ma nella forma degli edifici previsti, uno da quattro piani, destinato ad ostello e attività ricettive, e uno da dieci piani per gli uffici. Entrambi saranno dotati di una terrazza sul tetto. Valore aggiunto del complesso sarà la pista ciclabile che vi percorrerà all’interno, congiungendosi con quella già esistente che verrà riqualificata.

Si tratta di un progetto strategico per l’Amministrazione, impegnata con una serie di tasselli per completare il puzzle del complessivo recupero dell’asse che porta a Verona sud. Oltre all’opera su viale Piave, infatti, sullo stesso asse ci sono le Gallerie Mercatali, la Fiera, l’ex Manifattura Tabacchi, tutti interessati da interventi di riqualificazione, ampliamento o rigenerazione.

Grazie alle opere compensative previste, il progetto su viale Piave porterà benefici anche dal punto di vista viabilistico. Due sono infatti le rotonde che verranno realizzate dalla proprietà, in due punti strategici per il traffico cittadino. La prima, in 3ª circoscrizione, tra via Albere e l’innesto con la bretella t4; la seconda poco distante, ma già sul territorio della 4ª circoscrizione, all’incrocio tra via Mantovana, via Albere e via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il costo complessivo delle due rotonde è di circa 300 mila euro.

Il procedimento ‘Sblocca Italia’ passa ora agli uffici tecnici, poi al vaglio della Conferenza dei Servizi e quindi nelle Circoscrizioni interessate per i pareri. Quindi l’approvazione in giunta e il passaggio finale in Consiglio comunale per il cambio delle destinazioni d’uso.

Ben tre gli assessorati coinvolti nella nuova rigenerazione, visto l’impatto previsto su più ambiti, da quello urbanistico a quello viabilistico e infrastrutturale. Pianificazione urbanistica, Viabilità e Traffico, Strade e Giardini, martedì erano rappresentati ciascuno dal proprio assessore durante l’illustrazione del progetto. Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente della commissione urbanistica del Comune, l’architetto Giacomo Casentini dello studio di progettazione Aspro Studio e l’avvocato Maurizio Ascione in rappresentanza della proprietà, la società 5D Costruzione S.r.l.

«Un intervento di rigenerazione urbana di grande rilievo per l’Amministrazione – ha detto l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Ilaria Segala -, visto che si innesta proprio sul futuro Central Park e sull’asse che dalla Stazione porta alla Fiera. Un’opera, che grazie allo ‘Sblocca Italia’ verrà realizzato velocemente, e che è importante anche per l’impatto sulla città, chi adesso arriva da Verona sud si imbatte su edifici abbandonati e aree dismesse. Non solo, per il Comune è un nuovo tassello di un piano più complesso, su cui si stanno muovendo diverse pedine, tutte nella direzione di restituire ad un adeguato sviluppo questa zona della città, strategica sotto molti punti di vista. Il recupero delle Gallerie Mercatali, la riorganizzazione delle aree della Fiera, il progetto dell’ex Manifattura Tabacchi che procede celermente, sono tutti step fondamentali per dare un nuovo volto a questa vasta area, che troverà compimento con il grande parco e l’arrivo dell’alta velocità».

«La riqualificazione dell’attuale pista ciclabile da una parte e la creazione di due rotatorie dall’altra, rendono questo intervento strategico anche dal punto di vista della viabilità – ha detto l’assessore alla Viabilità e Traffico, Luca Zanotto -. Puntiamo alla mobilità attiva ma anche a migliorare quella viabilistica, riducendo al massimo i tempi di percorrenza delle strade e il traffico veicolare. Con le due rotatorie in programma, si andrà finalmente a risolvere la congestione del traffico che oggi interessa questi due incroci attualmente semaforici, soprattutto nelle ore di punta».

«Un risultato storico – ha aggiunto l’assessore alle Strade e Giardini, Marco Padovani -. Sono almeno 20 anni che si aspetta la realizzazione delle due rotonde, in due zone in cui il traffico è particolarmente nevralgico. I progetti erano nel cassetto da anni, ora finalmente possono passare dalla carta alla realtà».

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