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La maggioranza fa quadrato attorno al nuovo stadio, Sboarina: «Ora non si torna indietro»

Il sindaco annuncia: «Verona avrà uno stadio all’altezza e a costo zero per i cittadini». Soddisfazione dalla Lega, Zavarise: «Nel quartiere una nuova area a verde pubblico di 40mila metri quadrati». Velardi: «Nella "Nuova Arena" si esibiranno le grandi rockstar»

Al via ufficialmente da ieri l’iter per la realizzazione a Verona del nuovo stadio. Un percorso che il sindaco e l’amministrazione fanno sapere di voler controllare «passo dopo passo, nei minimi dettagli, affinché l’opera finale risponda in tutto e per tutto a quanto richiesto dal Comune». Sia per quel che riguarda la creazione di un impianto sportivo innovativo e all’avanguardia, in linea con i più moderni stadi europei, ma anche per la completa riqualificazione del quartiere che tale intervento dovrebbe nelle intenzioni portare con sé. Per il sindaco Federico Sboarina quella di ieri è stata «la giornata della soddisfazione», per il lavoro portato avanti dall’amministrazione in questi mesi al fine di arrivare a questo risultato «nel minor tempo possibile» e per «l’orgoglio di scrivere una nuova pagina dello sviluppo sostenibile della città».

Il sindaco: «Verona avrà uno stadio all'altezza e a costo zero per i cittadini»

Si tratta, secondo il primo cittadino scaligero, di «un passaggio storico, una grande opportunità per l’intera città e in particolare per il quartiere dello stadio». «Ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza, - ha quindi aggiunto il sindaco Federico Sboarina - che hanno creduto in questo progetto. La realizzazione del nuovo stadio non era nel programma elettorale, ma strada facendo ci siamo resi conto che non vi era altra soluzione se non quella del project financig per risolvere le gravi criticità legate all’attuale struttura. Questa è l’unica strada percorribile affinché Verona abbia uno stadio all’altezza e, ricordo, a costo zero per i cittadini. Ora parte la vera progettazione e il confronto con i cittadini, per definire nel dettaglio come vogliamo diventi il nuovo stadio e soprattutto quale deve essere l’impatto sul territorio. Il pubblico interesse va proprio in questa direzione. La nuova legge sugli stadi non lo prevedeva, ma è un passaggio che abbiamo voluto fare per stabilire a priori le condizioni e i criteri sui cui deve basarsi il progetto del proponente. La proposta che è arrivata soddisfa già le nostre richieste, - ha quindi specificato il sindaco Sboarina - ma c’è ancora spazio per migliorala in base alle richieste e alle proposte di cittadini, residenti, commercianti. L’amministrazione sarà il primo controllore per garantire che il progetto vada avanti secondo le nostre indicazioni e in linea con quanto previsto dalla legge in materia. Controlleremo nel dettaglio tutta la documentazione che da qui ai prossimi mesi dovrà arrivare, dal progetto esecutivo al piano economico finanziario asseverato. Quel che è certo è che non si torna indietro, - ha infine sentenziato il primo cittadino Federico Sboarina - a differenza di altri abbiamo avuto il coraggio di guardare avanti e prenderci le responsabilità che competono a chi amministra. La correttezza del percorso seguito è stata confermata proprio ieri dallo stesso presidente del Credito Sportivo che è venuto a Verona per formalizzare l’accordo con la società proponente. E che ha dichiarato non solo che l’ente finanziario è a "bordo" del progetto ma anche che è disposto a finanziarlo, appurata la sostenibilità ambientale e l’accessibilità di tutti i cittadini».

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L'Ass. allo Sport: «Numerose le opere compensative previste per i cittadini»

Così si è espresso invece sull'argomento "nuovo stadio" l'Assessore allo Sport Filippo Rando: «Come assessore allo Sport sono contento perché il nuovo stadio porterà ancora più in alto lo sport veronese. Come Lega, plaudo al fatto che si sia ottenuta la preferenza per la demolizione e ricostruzione in sito del nuovo stadio, limitando quindi al minimo i disagi per il quartiere, oltre alla previsione di numerose opere compensative a diretto vantaggio dei cittadini. Durante il cantiere sarà massima l’attenzione affinché i residenti abbiano i minori disagi possibili».

«Abbiamo con responsabilità guardato al futuro dello stadio, - ha dichiarato Paola Bressan per i consiglieri di Battiti per Verona - portandolo a un livello europeo e internazionale, in termini di qualità, sicurezza e offerta, con una ricaduta estremamente positiva per il quartiere e per l'intera città. Nel 2020 scadrà il collaudo statico sulla struttura, che è decennale ed è esattamente su questo che con responsabilità abbiamo anticipatamente guardato al futuro, perché la sicurezza è pubblico interesse. L'opposizione, pur riconoscendo le varie problematiche dello Stadio attuale, rifiuta un nuovo Stadio semplicemente perché non saranno loro a realizzarlo».

Il consigliere di Fratelli d’Italia Gianmarco Padovani ha a sua volta stigmatizzato i pareri contrari provenienti dalla minoranza in Consiglio comunale: «Gli sterili commenti dei consiglieri di opposizione hanno dimostrato scarse competenze sulle realtà sportive e zero lungimiranza sull’opportunità di realizzare la nuova opera. Sarà una struttura in sintonia con il quartiere, innovativa e affascinante anche dal punto di vista della fruizione». 

Soddisfatta anche la capogruppo della Lega in Consiglio comunale Anna Grassi: «È il risultato di un lavoro di squadra dove la Lega ha avuto un ruolo determinante all’interno della maggioranza. Abbiamo sempre chiesto copertura finanziaria, tutela del territorio e rispetto per i cittadini. La Lega ha avviato un dialogo con il Credito Sportivo e con orgoglio possiamo dire che grazie a noi è diventato partner di questo grande progetto che riqualificherà un intero quartiere. Un progetto che sarà strategico per il futuro sviluppo di sostenibilità ambientale e accessibilità a 360 gradi: ci sono tutti i presupposti affinché questo possa diventare un grande stadio per tutte le famiglie veronesi. Come Lega - ha quindi aggiunto Anna Grassi - ci impegneremo a prestare massima attenzione alle esigenze del territorio e per questo motivo abbiamo presentato degli ordini del giorno che rappresentano un primo passo per la futura progettazione, primo su tutti l’istituzione di una commissione di controllo in cui i cittadini siano parte attiva».

Nicolò Zavarise (Lega): «Tra le opere compensative un polmone verde di 40mila metri quadrati»

Tra le fila della Lega a parlare in materia è stato anche il Commissario provinciale Nicolò Zavarise, il quale ha confermato la linea del partito: «La delibera così come votata accoglie tutte le richieste formulate dalla Lega. In primis la presenza del Credito Sportivo come garante della bontà dell'operazione, che finanzierà il progetto garantendone così la sostenibilità. Inoltre, si è ottenuta la preferenza per la demolizione e ricostruzione in sito del nuovo stadio, limitando quindi al minimo i disagi per il quartiere, oltre alla previsione di numerose opere compensative a diretto vantaggio dei cittadini proposte dal gruppo consiliare della Lega e accolte in Consiglio comunale, quali ad esempio una nuova viabilità di collegamento all'infrastruttura sportiva, pensata appositamente per decongestionare e meglio gestire il traffico, unitamente ad una ZTL (ovviamente aperta ai residenti) da attivarsi durante le partite calcistiche per ovviare al problema della sosta selvaggia. Infine, - ha quindi conluso Zavarise - sarà posta a carico dei promotori del progetto del nuovo stadio la realizzazione nel quartiere di una nuova area a verde pubblico della consistenza di 40mila metri quadrati: un vero polmone verde al servizio di famiglie e residenti».

Bocchi: «Ci sarà una "blu room"». Velardi: «Le rockstar della musica internazionale vi si potranno esibire»

Il progetto del nuovo stadio a Verona pare inoltre aver mobilitato, a livello amministrativo, anche una serie di rinnovate "energie positive" rivolte ad altri ambiti rispetto a quello strettamente sportivo, quali ad esempio il "sociale" e l'attenzione verso i "grandi eventi di spettacolo". Lo confermano i consiglieri della Lega Laura Bocchi ed Andrea Velardi. La prima, infatti, spiega: «Abbiamo avanzato la proposta di avere una "blu room" all'interno del nuovo stadio, accolta con entusiasmo anche dalla società Hellas Verona, la quale ha affermato che sarà solo un punto di partenza per l'implementazione del progetto a tutela dei disabili. Verona, - ha quindi aggiunto la consigliera Laura Bocchi - si è già manifestata città amica delle persone con disturbo dello spettro autistico in numerose altre occasioni, e così continuerà a fare».

Felice per l'avvio dell'iter di realizzazione del nuovo stadio a Verona si è quindi detto anche il consigliere della Lega Andrea Velardi: «Sono convinto che se tutto andrà per il verso giusto, la "Nuova Arena" diventerà il fiore all’occhiello della Terza circoscrizione, la casa di tutti i cittadini veronesi, e il luogo ideale dove le grandi rockstar della musica internazionale potranno esibirsi, cosa che non possono assolutamente fare nell’anfiteatro in Bra. Siamo al giorno in cui - ha quindi concluso con soddisfazione il consigliere leghista Andrea Velardi - vengono spazzate via tutte le bugie raccontate in maniera strumentale ai cittadini, da parte di schieramenti politici che hanno messo davanti alla verità la paura che questo stadio diventi la struttura polifunzionale più bella d’Italia, con la paternità di questa amministrazione».

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