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Le anticipazioni sul nuovo dpcm: ipotesi chiusura dei locali alle 21

Il premier Giuseppe Conte si confronterà con Regioni ed enti locali, poi di nuovo con le forze di governo, per affinare per presentare in giornata il secondo decreto in meno di una settimana

Prima un confronto con Regioni ed enti locali, poi all'interno del Governo ed infine la presentazione del secondo dpcm della settimana. Dovrebbe essere questa la domenica del premier Giuseppe Conte, il quale potrebbe presentare entro questa sera, 18 ottobre, un nuovo decreto della presidenza del consiglio dei ministri (dpcm) contenente nuove limitazioni che hanno lo scopo di frenare il diffondersi del coronavirus.

Del nuovo dpcm si conosce poco e non è stata confermata nessuna delle anticipazioni ad oggi note. Su Today si possono leggere alcune delle misure che potrebbe essere annunciate oggi da Conte. La più probabile riguarda lo smart working al 75% per i dipendenti della pubblica amministrazione. Tre lavoratori pubblici su quattro, dunque, dovranno lavorare da remoto, così da ridurre gli spostamenti tra casa e ufficio ed alleggerire la pressione sul trasporto pubblico. E sempre per non creare assembramenti nei mezzi pubblici si potrebbe intervenire sulla scuola, andando a scaglionare ulteriormente gli orari (si ipotizza anche un inizio delle lezioni alle 11 per alcuni alunni) e prevedendo la didattica a distanza per una parte di studenti. Inoltre, potrebbe essere interessato ancora il settore dello sport, con lo stop definitivo agli sport di contatto a livello dilettantistico e forse anche la chiusura di piscine e palestre.
Non si conoscono le misure nel dettaglio, ma viene suggerito un potenziamento nel tracciamento dei contagi, strumento fondamentale per evitare la formazione di nuovi focolai. Mentre, la discussione più accesa ruota attorno ai locali pubblici. Potrebbe non scattare il coprifuoco alle 22, ma a bar e pub potrebbe essere ulteriormente ridotto l'orario di apertura. In questi locali, la chiusura potrebbe scattare alle 21, mentre dalle 18 potrebbe scattare l'obbligo di vendere alcolici solo al tavolo. Più blanda la restrizione di orario dei ristoranti a cui potrebbe essere imposto di chiudere a mezzanotte. Sugli orari, però, il Governo potrebbe anche scegliere di non decidere, lasciando questa facoltà alle Regioni, le quali potrebbe assumere o meno questi provvedimenti in base ai contagi.
Infine, la situazione non dovrebbe cambiare per centri estetici e parrucchieri e per ora non dovrebbe tornare l'autocertificazione.

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