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Sabato, 20 Aprile 2024

Alpini veronesi al lavoro anche Schiavonia per l'allestimento dell'ospedale

L'opera della Protezione Civile dell’ANA Verona non si è fermata neanche in questi giorni di festività: «Mediamente, ora siamo operativi con circa un centinaio di persone ogni giorno», ha spiegato il coordinatore Luca Brandiele

È proseguito ininterrotto, come da ormai più di un mese, il lavoro della Protezione Civile dell’ANA Verona durante questi giorni di festa. Tra venerdì e Pasquetta, i volontari sono stati impegnati all’aeroporto di Villafranca, in forze ai militari del Terzo Stormo, per scaricare e stoccare il materiale che servirà a formare l’ospedale da campo a Schiavonia, nel padovano. E da lunedì, allestita segreteria e sala radio, alcune squadre saranno a Schiavonia per coordinare i lavori di costruzione del nuovo presidio medico: circa 5mila metri quarati. Il ponte aereo tra lo scalo veronese e il Qatar, che ha donato la struttura, è iniziato prima di Pasqua. Tre aerei sono già arrivati, altrettanti dovrebbero atterrare a breve. Inoltre, le squadre veronesi sono impegnate nel centro logistico del terzo raggruppamento della Protezione Civile dell’ANA, a Vicenza, sede della colonna mobile nazionale che in questo periodo sta dispensando presidi sanitari anche agli ospedali del Veneto. È pressoché concluso, invece, almeno per il momento, il lavoro di consegna a domicilio delle mascherine su tutto il territorio. Prosegue però la collaborazione con i Comuni e le altre associazioni di volontariato per servizi quali la consegna di farmaci, la spesa a domicilio, il controllo degli accessi ai supermercati, la disinfezione delle strade. «Mediamente, ora siamo operativi con circa un centinaio di persone ogni giorno. Tra gli ultimi interventi, che ultimeremo con i prossimi arrivi, quello di scaricare, stoccare e portare nel padovano il materiale per l’ospedale da campo di Schiavonia», spiega Luca Brandiele, coordinatore della Protezione Civile dell’ANA Verona.

Pasqua non ferma l'opera degli alpini contro il virus

I numeri dei volontari, in un mese, sono quasi raddoppiati. Ai 433 volontari della Protezione Civile dell’ANA Verona si sono aggiunti oltre 350 nuovi iscritti, tra cui una sessantina di giovani, subito arruolati in aiuto alla comunità per attività di supporto. «Il Centenario della nostra sezione, al di là di qualche futuro brindisi, lo stiamo vivendo ora, intensamente e nel modo più giusto. Alpini come formiche nel ginepraio di questo mondo, infaticabili, silenziose, operative, riparatrici. Siamo a disposizione sempre, senza alcun tentennamento. Il Centenario, oggi, è questo: continuare l’opera che i nostri avi hanno iniziato nel lontano 1920», commenta il presidente della sezione veronese dell’ANA Luciano Bertagnoli. A titolo di “sentito ringraziamento per il lavoro straordinario”, letteralmente, che la Protezione Civile dell’ANA sta svolgendo da fine febbraio, il consiglio direttivo sezionale ha deliberato a maggioranza ed erogato 10mila euro a tutte le squadre operative impegnate nell’emergenza sanitaria. «Il ringraziamento è esteso anche per l’impegno avuto dalle squadre per supportare i molti volontari alpini, le nuove leve e i giovani che, per rendersi utili in queste settimane convulse, hanno pensato di iscriversi nelle nostre fila associative e di mettersi così a disposizione», prosegue Bertagnoli.

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