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Airc. Arance della Salute nelle piazze per sostenere la ricerca contro il cancro

La campagna ha preso il via a Verona e provincia: con una donazione di 9 euro è possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance rosse italiane che contengono gli antociani e circa il 40% in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi

In questo fine settimana 2.000 volontari di AIRC Veneto e Trentino Alto Adige, così come ogni anno in Italia, colorano d’arancio 230 piazze e circa 40 scuole con 55 tonnellate di Arance della Salute per promuovere comportamenti e buone abitudini che riducono il rischio di cancro e per sostenere con una nuova raccolta fondi il lavoro di 5.000 ricercatori impegnati nei principali Centri di ricerca del Paese.

E a proposito di Ricerca, è proprio di questi giorni la notizia che, solo nella nostra regione Veneto, per i ricercatori impegnati in 41 diversi progetti e 7 borse di studio, l’AIRC stanzierà 5.570.000 euro, aumentando il suo investimento rispetto al 2018.
«Un risultato che ci riempie di orgoglio perché è anche frutto del lavoro dei nostri volontari e di tutto il Comitato Veneto Trentino Alto Adige», è il commento del presidente Antonio Maria Cartolari. «Attivi dal 1982 – ricorda - siamo riusciti ogni anno di più a organizzare eventi e manifestazioni locali che affiancassero le campagne nazionali aggiungendo il nostro valore in termini di entusiasmo, passione e generosità, così da fare crescere l’intera comunità, ovvero chi combatte la battaglia contro il cancro e chi ne sostiene la lotta».

Fiore all’occhiello della campagna è quest’anno il crescente numero di scuole - circa 40 Istituti di ogni grado e indirizzo - che, grazie alla sensibilità dei propri insegnanti e alla disponibilità di bambini, ragazzi e delle loro famiglie hanno distribuito oltre 4.400 reticelle di arance nelle giornate di giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 gennaio partecipando al programma educativo “Cancro io ti boccio” per la prevenzione e una sana alimentazione. A Verona e provincia sono 10 le scuole all’opera con più di 1.000 reticelle di arance: il Liceo Messedaglia e i bambini della Primaria Aleardo Aleardi e della Primaria Callisto Zorzi, in città, e nelle Scuole dell’Infanzia di Ronco all’Adige, nelle Primarie di Isola della Scala, Cà degli Oppi e San Zeno in Montagna, e tra i ragazzi delle Scuole di Primo grado di Oppeano e Isola della Scala.
Sabato 26 e domenica 27 gennaio, invece, a profumare di buono sono 42 piazze in città (con banchetti in piazza Vittorio Veneto; Portoni Borsari, piazza Erbe; San Michele Extra, via Golosine 2, da Erbisti e Montorio) e in molti altri centri della provincia (San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto, Legnago, Villa Bartolomea, Isola, Zevio e S.Maria di Zevio, Villafranca, Bussolengo, Pescantina, Peschiera, Malcesine, Affi, Negrar, Poiano…). Con una donazione di 9 euro è possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance rosse italiane che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il 40% in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi; 1.542 vasetti da 240 grammi di marmellata d’arancia (donazione minima 6 euro) e 1992 vasetti da 500 grammi di miele di fiori d’arancio (donazione minima 7 euro). Viene poi offerta una Guida con preziose informazioni sulla prevenzione, in particolare su fumo e obesità, insieme a ricette sane e gustose a base di arance, firmate dagli chef Moreno Cedroni, Carlo Cracco e dal più giovane Roberto Tonola.

Grazie ai progressi della ricerca, la battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti, ma è anche sempre più riconosciuta l’importanza dei comportamenti individuali. Il fumo è il fattore di rischio evitabile che più incide sulla salute (in Italia una persona su quattro fuma, l’85-90% dei tumori polmonari è causato dalla sigaretta); ma anche il cibo può diventare un alleato per la prevenzione, se insieme riduciamo altri fattori di rischio come sedentarietà e obesità. Un’alimentazione salutare da sola però non basta: a una dieta varia ed equilibrata va aggiunta un’attività fisica regolare – almeno 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire il rischio di tumore al colon e all’endometrio e del cancro al seno.

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