rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Via Noris Enrico

Agec, Croce sfiducia Niccolai. Le opposizioni: "Continuità col passato"

Il leader di Verona Pulita promette controlli al suo rientro dal viaggio di nozze. Bertucco: "Ma è lui che decide o il sindaco?". M5S: "Non si vedono né competenza né efficienza". PD: "Problemi in tutte le partecipate"

"Incoerente, inaccettabile, ingiustificato e ingiustificabile". Sono questi li aggettivi usati dal leader di Verona Pulita Michele Croce per descrivere il comportamento di Roberto Niccolai, presidente di Agec ed esponente proprio di Verona Pulita, nel caso venisse accertato il suo coinvolgimento nelle promozioni di Davide Dusi e Giovanni Bianchi, due dipendenti Agec interessati dall'inchiesta per l'appalto delle mense scolastiche (per cui hanno chiesto e ottenuto un patteggiamento di pena). "Al mio rientro appureremo, verificheremo, decideremo e risolveremo. In Agec così come in qualsiasi altro contesto", ha aggiunto Croce, che si trova in viaggio di nozze.

Parole che suonano come una sfiducia da parte di Croce nei confronti di Niccolai, anche se la revoca della nomina del presidente Agec non è una decisione che spetta a Croce, bensì al sindaco Federico Sboarina. "Avevamo sempre avuto la sensazione che ai vertici dell’amministrazione ci fosse un certo dualismo ma in questo frangente Croce ce lo ha confermato - è il commento del consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco - Verona ha due sindaci, uno ufficiale e un altro di fatto. Ma la scomunica a distanza ci dice dell'altro: che le nomine continuano ad essere fatte sulla base della fedeltà politica, pertanto vengono ritirate all'istante, anche con una comunicazione a distanza, quanto questa fedeltà viene meno".

E anche il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Alessandro Gennari critica l'attuale gestione di Agec. "Proprio non si riesce ad avere quell'efficienza e quella competenza tanto sbandierata in campagna elettorale - scrive Gennari - Il cda sembra essere uno spezzatino e a fare le spese di queste diatribe sarebbero proprio gli svantaggiati e gli ultimi".

Mentre la valutazione negativa di Federico Benini, consigliere comunale di PD, riguarda la conduzione di tutte le partecipate.

Amia, controllata di Agsm, sta vivendo forti difficoltà nella chiusura del bilancio - fa sapere Benini - Primo perché i conti sono tutt'altro che floridi, secondo, a causa della solita lotta tra fazioni opposte, terzo, per lo stallo che caratterizza la questione del project financing. La gestione Miglioranzi, che Croce non ha avuto la volontà o la forza di rimuovere, sta producendo le sue conseguenze. Agsm continua a rimandare le scelte sulle alleanze, Agec non riesce ad impostare il suo piano industriale. È positivo che Croce abbia preso le distanze sulle promozioni in Agec, ora però si attendono fatti concreti su tutti i nodi politici e amministrativi rimasti aperti. Finora del tanto decantato cambiamento non si è visto nulla, abbiamo visto solo occupazione delle poltrone e una drammatica continuità con il passato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Agec, Croce sfiducia Niccolai. Le opposizioni: "Continuità col passato"

VeronaSera è in caricamento