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Ombre sugli affidi dei minori a Verona. Il PD chiede verifiche alla Regione

Una ex dirigente dell'Ulss 9 Scaligera di Verona, in forma anonima, ha rivelato che negli ultimi 25 anni ci sarebbero stati almeno dieci allontanamenti di bambini dai propri genitori privi di motivazioni corrette

Negli ultimi 25 anni nel Veronese ci sarebbero stati almeno dieci allontanamenti di bambini dai propri genitori privi di motivazioni corrette. E probabilmente i casi potrebbero essere anche di più. Figli portati via alle mamme ed ai papà per dei "giudizi impropri" sui modelli educativi o per i pareri dei consulenti tecnici d'ufficio, le cui valutazioni vengono spesse accolte integralmente dai giudici che dovono decidese sull'affidamento dei bimbi.
Questa è la situazione allarmante descritta a L'Arena in modo anonimo da una ex dirigente dell'Ulss 9 Scaligera di Verona. Una testimonianza che ha gettato una serie di ombre sul sistema degli affidi dei minori. Un sistema già finito sotto i riflettori per il caso del piccolo Marco, il bambino veronese di tre anni che dopo una travagliata vicenda legale è tornato alla sua famiglia affidataria. Per quella vicenda, l'avvocato Francesco Miraglia aveva paragonato Verona a Bibbiano e per questo il Comune di Verona lo ha querelato.
Ora, dopo anche le rivelazioni dell'ex dirigente dell'Ulss 9, la consigliera regionale Anna Maria Bigon, insieme ai suoi colleghi del Partito Democratico, ha presentato un'interrogazione con cui chiede alla giunta regionale del Veneto di svolgere opportune verifiche. «L'ex dirigente dell'Ulss 9 di Verona parla di aleatorietà dei criteri con cui vengono prima valutati e poi motivati i casi in cui si rende necessario l'allontanamento dei figli dai genitori; di gravi e inaccettabili carenze di informazione ai soggetti interessati da tali procedimenti, con bambini prelevati fuori da casa o all'uscita da scuola dalla forza pubblica senza che i genitori ne sappiano nulla; di una sorta di strapotere dei consulenti accreditati dai tribunali. E con specifico riferimento al Tribunale di Verona, si parla inoltre di una preoccupante mancanza di uniformità di valutazione rispetto ad altri tribunali», fanno sapere dal Partito Democratico. 

Il sistema veneto dei servizi sociali ha formato negli anni una fondamentale e positiva rete di famiglie affidataria - ha aggiunto Bigon - Queste ombre rischiano di minare la credibilità di quanti si prodigano, molto spesso con scarsità di risorse, soprattutto di personale, per trovare una soluzione a carenze educative e a difficoltà famigliari che possono compromettere il futuro di tanti bambini. È pertanto necessario che le criticità emerse dall'intervista anonima siano sottoposte ad una scrupolosa verifica anche da parte dell'istituzione regionale.

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