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Arriva la stagione invernale al Catullo con collegamenti col Nord Europa

Nei primi nove mesi dell'anno, il mercato domestico si è riconfermato al primo posto nello scalo scaligero con il 41% del traffico complessivo. E il primo mercato internazionale turistico è l'Egitto

Con l'arrivo della stagione invernale, tornano al Catullo i collegamenti con il Nord Europa, ma nei primi nove mesi del 2023 è il mercato interno a coprire oltre il 40% del traffico complessivo all'aeroporto scaligero. Questo pomeriggio, 25 ottobre, il polo aeroportuale del Nordest organizza un workshop dedicato alla stagione invernale 2023/2024 a Stra, all'interno della Villa Foscarini Rossi. Un'occasione che è stata colta per fare il punto sull’andamento del traffico tra gennaio e settembre di quest'anno e sulle prospettive future.
«L'edizione odierna del workshop include per la prima volta in un unico appuntamento gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona e costituisce un importante momento di confronto tra tutti gli operatori del settore - ha dichiarato Monica Scarpa, amministratrice del gruppo Save - Un appuntamento ormai atteso, con una partecipazione sempre crescente, che riconosce il nostro polo aeroportuale come solido riferimento per tutto il Nordest».

In un unico appuntamento vengono accolti complessivamente 150 operatori del turismo, tra cui agenti di viaggio, tour operator e destination management company che gestiscono flussi incoming di Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, Gli operatori sono messi in contatto con 28 compagnie aeree e 15 enti del turismo, consolidando così le relazioni e incrociando domanda e offerta del settore.
Questa edizione vede inoltre la partecipazione del Saudi Tourism Authority come destination partner, presente per la promozione di Jeddah e Riyadh recentemente aggiunte al network di Venezia. E in qualità di mobilty player è presente GoOpti, compagnia slovena che organizza transfer da e per gli aeroporti del Nordest, a favore dell’intermodalità e di un trasporto sostenibile.
«Negli anni abbiamo costruito una rete di voli che serve tutti i segmenti di traffico, incoming e outgoing, turistico e business - ha dichiarato Camillo Bozzolo, direttore dello sviluppo aviation di Save - Siamo certi che gli incontri di oggi daranno ulteriore impulso non solo alla stagione che sta per iniziare, ma anche alla prossima stagione estiva, già ricca di importanti novità in termini di aumento di capacità e frequenze, con un grande ritorno di collegamenti strategici per tutto il territorio».

E per il workshop di oggi sono stati diffusi i dati sui primi nove mesi di voli agli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona. All'aeroporto Catullo, il mercato domestico si è riconfermato leader con il 41% del traffico complessivo aeroportuale, seguito dal Regno Unito (che contribuisce per il 17%) e dalla Germania (7%). L'Egitto, con oltre 136mila passeggeri, si è affermato come primo mercato internazionale turistico per l’utenza italiana, superando anche i livelli del 2019.
Ryanair, Volotea e Neos trainano la ripresa, rappresentando complessivamente il 62% del traffico aeroportuale e coprendo in maniera complementare il network domestico e internazionale di corto, medio e lungo raggio. Inoltre, il recente avvio di SkyAlps ha segnato il ritorno del collegamento con Roma che, grazie alle 12 frequenze settimanali e agli orari proposti, permette comodi viaggi di andata e ritorno in giornata.
La stagione invernale sarà caratterizzata dai collegamenti verso il Nord Europa. Ritornano il volo su Rovaniemi in Finlandia di Neos, e quello su Reykjavik operato sia da Iceland Air, già attiva allo scalo, che da Play Airlines che da gennaio atterrerà per la prima volta al Catullo.

«I numeri confermano che la capacità di fare sistema tra i 3 aeroporti di Venezia, Verona e Treviso è stata determinante nel rilancio post-pandemia - ha concluso Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto - Se il Veneto è la prima regione turistica d'Italia lo si deve anche alla presenza di un polo aeroportuale che soddisfa sia il mercato domestico, sia quello internazionale e intercontinentale. Il ruolo della rete aeroportuale è strategico anche per lo sviluppo logistico del Veneto che passa dall'intermodalità e dall'integrazione fra i diversi sistemi di trasporto».

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