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Oltre 122 mila pasti ai bisognosi in 6 anni: Mamma Anna cerca volontari

Il refettorio di San Bonifacio si appella alla comunità: «Il gruppo si è assottigliato negli anni ed il turn over molto difficoltoso rischia di compromettere la disponibilità di chi ha creduto e crede in questo progetto»

Braccia per servire: il settimo anno di attività del refettorio gratuito “Mamma Anna” si apre da un totale di 122.011 pasti serviti ma anche da un forte appello per consentire all'iniziativa a San Bonifacio di proseguire. Dal 9 settembre 2013 ogni giorno persone di ogni età, sesso e nascita, accomunate solo da una situazione personale difficile, al refettorio approntato alla Casa della giovane hanno trovato un aiuto ed un posto sicuro. Ci sono riuscite, con quel pranzo gratuito garantito tutti i giorni (22.011 quelli serviti dal 9 settembre 2018 al 9 settembre 2019), grazie all'idea dell'imprenditore Fulvio Soave, all'impegno di un gruppo di volontari, alla disponibilità della parrocchia a mettere a disposizione gli spazi e alla generosità di chi non ha fatto mancare il sostegno concreto all'iniziativa. “La sfida vera - considera Soave - è poter garantire al servizio di proseguire. Grazie a partnership importanti, come quella col Banco alimentare e con Lidl Italia, nell'ultimo anno siamo riusciti a proporre un pranzo completo e non più il semplice piatto di pastasciutta dal quale eravamo partiti e riusciamo ad aiutare indirettamente anche altre associazioni. Oggi, però, per andare avanti abbiamo bisogno di volontari che si turnino durante la settimana. Il gruppo si è assottigliato negli anni ed il turn over molto difficoltoso rischia di compromettere la disponibilità di chi ha creduto e crede in questo progetto».
Una mano l'ha data la collaborazione con il Tribunale di Verona che ha inserito anche il refettorio di “Mamma Anna” tra le possibilità di servizio per chi è tenuto a prestare parte del suo tempo in servizi socialmente utili, «e tra queste persone ho incontrato dei volontari straordinari - sottolinea Soave - ma abbiamo bisogno di continuità».
Basta essere maggiorenni e avere possibilità e voglia di dedicare un'oretta del proprio tempo: chi fosse disponibile può contattare il numero 393.5821770.

«Il refettorio è diventato un osservatorio sociale privilegiato - dice Soave - dove arrivano persone che non hanno mancato un appuntamento in sei anni e si sono arrese alla propria situazione, ma anche persone che vanno e vengono perchè se salta fuori un lavoro, stagionale o occasionale, colgono l'opportunità al volo. Sono storie che conosciamo perchè sono gli ospiti a scegliere di condividerle, ce ne sono altre che non ascoltiamo ma capiamo comunque: non giudichiamo, il piatto non si nega a nessuno». In media ogni giorno al refettorio si ritrovano una cinquantina di persone, «sui 50-60 anni gli italiani, più giovani gli stranieri e anche questa estate abbiamo registrato l'aumento notevolissimo dei bambini, molti dei quali arrivati da soli», racconta Soave. Bambini, come quelli che corrono nelle manifestazioni del Gruppo ciclistico Hawaiki di Roncà che da quattro anni, in occasione di una manifestazione a Montecchia di Crosara, si presentano al via con un pacco di pasta per il refettorio e ascoltano Soave raccontare il suo progetto. Chiunque può fare la sua parte, con la pasta o l'olio o il pomodoro o mettendo a disposizione un po' del suo tempo.

Per chi volesse sostenere l'attività del refettorio, donazioni sono possibili a: MAMMA ANNA TRUST; IBAN IT55 Y 05034 59750 000000000869.
Oppure donando pasta, formaggio, pomodoro o qualsiasi genere alimentare direttamente alla segreteria di Mamma Anna, presso l'Hotel Soave-Best Western di San Bonifacio.

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